Il MEI nasce nel 1995 con l’organizzazione di un piccolo festival riservato alle autoproduzioni e alle etichette indipendenti. Ma è il 23 novembre 1997 la data in cui vengono prenotati i locali alla Fiera di Faenza. Vi era quasi un’atmosfera da Fiera del Disco ma diventerà la principale manifestazione della musica indipendente. Nel 1997 a Sanremo, si classificano al primo posto i Jalisse con il brano molto discusso in quanto reputato un plagio dal titolo “Fiumi di parole”. Nek interpreta “Laura non c’è”. Al sedicesimo posto si classificano i Pitura Freska con “Papa nero”. In classifica, fra i cd più venduti in Italia, ci sono Lucio Dalla con “Amici”, Jovannotti con “L’Albero” e Claudio Baglioni con il progetto di RAI DUE “Anima Mia”. Sono gli anni boom per il karaoke e tutti cantano “Cambiare” successo dell’indimenticabile Alex Baroni. Poi ancora “Camminando” di Massimo Di Cataldo e Luciano Ligabue presenta “Piccola stella senza cielo”. Il 9 ottobre 1997 lo scrittore e regista italiano Dario Fo viene insignito del Premio Nobel per la letteratura.
In questo contesto culturale nasce il MEI che si prefigge di promuovere chi produce musica nel sistema indipendente. Una fetta dell’economia dello spettacolo che in quel periodo è ancora in fase nascente ma che è diventata importantissima nel sistema discografico globale attuale. La musica indy è stata per decenni la sana e vera alternativa alla produzione di massa e commerciale che tende a standardizzare la cultura. In quegli anni qualche filosofo proponeva il viaggio dalla Terra alla Luna senza passare per forza dalla NASA; tramite organizzazioni alternative e sperimentando sistemi autonomi. C’era necessità di trovare la propria produzione senza necessariamente essere lanciati nel mercato discografico da una multinazionale, aziende che vendevano musica d’autore assieme ai frullatori o altri elettrodomestici nei grandi mega-store. Poi nasce il MEI il meeting dell’etichette indipendenti e dopo ventitre anni vanta il coinvolgimento di bellissime e grandi realtà musicali. Dalla carta stampata all’editoria di settore: Mucchio Selvaggio, Magazzini Sonori, Musica & Dischi, Rockerilla, Rockit, Rock Targato Italia, Mucic Club, Vitaminic, Irma Record, Mescal, Homesleep (premiata come migliore etichetta nel 2003), Cramps Music, Audioglobe, Latlantide, Coop for Music e tantissimi altri tra musicisti, artisti, band: Afterhours, Cristina Donà, Banda Bassotti, Gang, Bluvertigo, Quintorigo, Mannarino, Marta sui Tubi, Caparezza. Con la direzione dell’ideatore Giordano Sangiorgi.
Il 28, 29 e 30 Settembre a Faenza (Ravenna) vi saranno tre giornate dedicate alla musica indipendente. Sarà consegnato un Premio importante, destinato ai gruppi Hip Hop. Genere che negli ultimi dieci anni ha catturato la scena italiana, con artisti come Ghemon, Nesli, Ghali che in rete fanno numeri stellari di visualizzazioni e in download. Il “Premio Hip Hop Mei Speciale” andrà al rapper Mezzosangue (Lorenzo Ferrazzi Roma – 23 gennaio 1991)
Gli incontri inizieranno Venerdì 28 settembre al Museo Internazionale delle Ceramiche dalle 18.30 con la presentazione del progetto “NUOVE CANZONI” del cantautore Edoardo De Angelis
e gli Zois in un omaggio di pezzi inediti del grande poeta Roberto Roversi.
Ancora il Festival “Anatomia Femminile” curato da Michele Monina, in omaggio al cantautorato femminile, con il coinvolgimento di grandissime interpreti: Elisa Erin Bonomo, Beatrice Campisi, Cassandra Raffaele, Chiara Giacobbe, Dalise, Deborah Bontempi, Eleviole, Elyza Jeph, Giulia Mei, Giulia Ventisette, Irene ghiotto, Ivana Gatti, Maddalena Conni, Marat, Marquica, Miriam Ricordi, Paola Donzella, Silvia Oddi, Valentina Amandolese e Frey.
Gli innumerevoli incontri e il ricco programma possono essere visitati al seguente link:
Inoltre sabato 29 settembre 2018 è stata organizzata una notte bianca
Leggi il programma “Notte Bianca”
Nei tre giorni tornerà “Non sono solo canzonette” è il contest che il MEI dedica alle canzoni di Edoardo Bennato, in cui gli artisti potranno partecipare con una cover del cantautore. Saranno premiati da una giuria presieduta dall’artista, che premierà la migliore esecuzione, interpretazione e il miglior arrangiamento.
Grazie al lavoro svolto dall’organizzazione del MEI è stato possibile identificare e promuovere una nicchia di mercato che in alternativa non avrebbe avuto visibilità. Inoltre il MEI ha avuto il merito di rendere concreta e continuativa un’economia discografica creativa e libera. Inoltre ha potuto avere una sua eco tra gli amanti delle produzioni indipendenti, che dopo un ventennio rappresenta una percentuale importante nel mercato mondiale.
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