Lo scenografo Marcus Rowland, autore delle scenografie di Last Night in Soho di Edgar Wright, presentato Fuori Concorso, è il vincitore del premio Campari Passion for Film 2021 della Mostra del Cinema del Lido, che si svolgerà dall’1 all’11 settembre.
A chi viene assegnato il premio Campari Passion for Film?
Il premio Campari Passion for Film, istituito tre anni fa alla 75. Mostra, si propone infatti, di valorizzare lo straordinario contributo che i collaboratori più stretti del regista offrono al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film. Passion for Film premia a turno una di queste figure, non semplici artigiani ma artisti e co-autori delle opere a cui offrono il contributo del loro insostituibile talento.
Marcus Rowland: La consegna del premio
La consegna del premio a Marcus Rowland avrà luogo sabato 4 settembre alle ore 22.00 in Sala Grande (Palazzo del Cinema), prima della proiezione Fuori Concorso di Last Night in Soho (Regno Unito, 118’) di Edgar Wright con Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie, Matt Smith, Terrence Stamp, Diana Rigg, di cui Marcus Rowland è l’autore delle scenografie.
Alberto barbera
A proposito del premio ha detto: “Ciò che i registi con cui ha lavorato nel cinema, in televisione e in pubblicità, apprezzano maggiormente in Marcus Rowland è la capacità di trasformare in realtà ciò che è solo un’immagine mentale. Legato a Edgar Wright da un sodalizio che dura da vent’anni, è il collaboratore perfetto del regista che ne apprezza la creatività senza limiti, e la capacità di andare oltre quello che normalmente si pensa uno scenografo faccia sul set”.
La bussola creativa
“Coinvolto sin dalle prime fasi di sviluppo della sceneggiatura fino al termine della post produzione, è un artista nel senso pieno del termine che collabora compiutamente alla concezione dell’aspetto generale che il film dovrà assumere, dagli ambienti alla scelta delle location, dalla tavolozza di colori dei costumi e del trucco degli attori, sino alla scelta degli effetti speciali da utilizzare. Edgar Wright lo considera uno dei suoi rari collaboratori che rappresentano una sorta di bussola creativa, da consultare prima di affrontare ogni singola fase del processo creativo di un film”.