Mahmood: “Sono ripartito dalle mie origini sarde”

Il cantautore pubblica il nuovo album ispirato alla mitologia greca. In copertina come un Narciso da fantascienza

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mahmood sardegna

Venerdì 11 giugno esce “Ghettolimpo”, il nuovo album di Mahmood, artista che in breve tempo si è conquistato un posto fra i più importanti esponenti della scena musicale, con un tratto unico che lo distingue nel panorama contemporaneo.

Ghettolimpo e il mondo magico di Mahmood?

L’album apre a un mondo dalle molteplici sfaccettature, dove ogni traccia rimanda a una simbologia e alla storia di un personaggio, rivelandosi all’ascoltatore brano dopo brano: un universo popolato di dei e svariate figure, dove si uniscono le suggestioni tratte dai miti greci insieme alle esperienze di eroi moderni che vivono la loro quotidianità. Nel Ghettolimpo di Mahmood non troviamo personaggi onnipotenti appartenenti a un luogo irraggiungibile, ma la descrizione di semplici persone straordinarie che cercano di dare un senso alla propria vita. Nessuno è immortale e nessuno è un semplice umano, ma si ritrovano entità con un’anima comune tesi a fronteggiare da un lato l’inarrivabile e dall’altro la realtà più cruda e quotidiana.


Ascolta: Ghettolimpo


Mahmood, fra Egitto e Sardegna: cosa rappresenta il Ghettolimpo?

Rappresenta un immaginario fatto di due anime dalle molte sfumature che si ritrovano e intersecano nei testi dell’album, un disco autentico che prende ispirazione da influenze e riferimenti di vita trasformati in una dimensione artistica e sonora dalle molteplici contaminazioni. Anticipato dal singolo “Inuyasha” (disco di platino), e da “Klan” e “Zero”, brano che fa parte della colonna sonora dell’omonima serie originale Netflix di cui ha curato anche un episodio come music supervisor, l’intero disco è frutto della continua ricerca e sperimentazione musicale di Mahmood.

Una direzione narrativa fatta di immagini ed estetica che vanno a comporre un racconto coerente in ogni dettaglio, nello stile e anche nelle collaborazioni

E così si trovano due preziosi featuring con Elisa fra le più apprezzate cantanti italiane in “Rubini” e con Woodkid in “Karma”, poliedrico artista internazionale, che ha anche prodotto il brano. Con la supervisione artistica di Dardust che lo accompagna fin dagli inizi, Mahmood ha inoltre coinvolto alcuni fra i migliori produttori come MUUT, Francesco Fugazza, Francesco “Katoo” Catitti e autori quali Davide Petrella, Salvatore Sini.

L’arte di Mahmood

Si sviluppa nell’attenzione e cura di ogni aspetto del lavoro legato al disco, comprendendo anche lo sviluppo di un immaginario estetico: dai costumi – con la stretta collaborazione con Riccardo Tisci che ha creato per lui due abiti in esclusiva per Inuyasha – alle scelte della regia e dei luoghi significativi, scenario dei videoclip. Questi danno particolare risalto al territorio e allo stesso tempo hanno una forte connotazione internazionale nella messa in scena, si pensi alla coreografia trascinante di Klan, a cura di Carlos Diaz Gandia, che vede Mahmood ballare per la prima volta.

Mahmood: “In Ghettolimpo la mia doppia anima fra Egitto e Sardegna”

Il cantante ha affermato: “Finora la mia ricerca e ispirazioni mi avevano portato spesso verso l’Egitto, mentre in “Ghettolimpo” le suggestioni creative sono venute anche dalle mie origini sarde, che compongono una parte importantissima di me. Non si tratta solo di un omaggio a mia madre, ma di una profonda dedica alle mie radici, alla mia terra: questa canzone rappresenta il mio DNA, il mio nucleo, e raccoglie tutto quello che sono stato, dalla mia crescita alla mia educazione, fino ad arrivare a quello che sono oggi”.

“A livello musicale ho voluto omaggiare questo forte legame familiare e culturale inserendo nell’intro del brano le cornamuse dei pastori sardi e il brano “No potho reposare”, che mia madre mi faceva ascoltare da piccolo e che per me è la canzone che più rappresenta la Sardegna. Per interpretarlo ho scelto il coro femminile sardo di Orosei – paese di origine di mia mamma a cui sono legatissimo –  “Intrempas”, di cui fa parte mia cugina Antonellina”. 

“Io e mia madre abbiamo passato insieme dei momenti difficili, anni in cui gli unici soldi che guadagnavo poi li spendevo con il car sharing necessario per andare a lavorare, in un continuo circolo vizioso. Questa situazione mi ha insegnato che non serve litigare per farti realizzare che una persona ti sta a cuore, è il tempo che ti fa capire tutto ciò che è importante”.

Tracklist di Ghettolimpo

  1. Dei
  2. Ghettolimpo
  3. Inuyasha
  4. Kobra
  5. Baci dalla Tunisia
  6. Klan
  7. Zero
  8. Rubini Feat Elisa
  9. Dorado Feat Sfera Ebbasta e Feidi
  10. Talata
  11. T’amo
  12. Karma feat. Woodkid
  13. Rapide
  14. Icaro è libero

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