Continua il percorso verso il nuovo album di Madonna, “Madame X”. Dopo aver rilasciato “Maddelin”, “Crave”, “I Rise” e “Future”, adesso è arrivato il momento di pubblicare un ultimo brano che anticipi l’atteso progetto: si tratta di “Dark Ballet”, nuovo singolo promozionale rilasciato con una sola settimana di anticipo rispetto al disco. Per la pubblicazione del brano, l’artista sceglie di rendere disponibile nel contempo canzone e video: una tattica più in voga negli ultimi anni che in passato, e che la stessa Madonna ha già sperimentato in più occasione, ma che ora più che mai si rivela assolutamente cruciale per poter assaporare in toto la bellezza del singolo.
Indipendentemente da quella che l’opinione di ciascuno su Madonna, nessuno può negare di trovarsi davanti ad un brano e ad un video che hanno davvero pochi eguali nello scenario musicale odierno. “Dark Ballet” è una canzone pop altamente sperimentale, con una produzione curata nei minimi dettagli, un testo significativo e molto ben scritto ed un’interpretazione che sa sottolineare sia l’importanza delle parole cantate che la bella timbrica di Madonna, da sempre uno dei maggiori punti di forza dell’artista. La produzione è eclettica, cangiante, segue una direzione ma poi la cambia radicalmente, quasi come se si trattasse di due brani incollati l’uno all’altro; l’interpretazione si trasforma quindi in una sorta di parlato nella seconda parte del brano, una tecnica che enfatizza di nuovo la particolarità dei suoni scelti per questa base. Un ulteriore cambio di ritmiche avviene infine negli ultimi secondi della traccia, conclusione costruita per essere una via di mezzo fra le precedenti.
Se ascoltando il brano da solo si rimane semplicemente colpiti dalla sua particolarità e lo si giudica più o meno positivamente in base ad i propri gusti, è con il video che il fruitore riesce davvero a toccare con mano l’artisticità di questa canzone. Con una Madonna che fa quasi da comparsa ed il grosso del lavoro eseguito da attori, il video contiene elementi già trattati in passato dall’artista come critica alla chiesa, presa di posizione contro l’ipocrisia della società ed attacco all’omofobia ed al razzismo, ma li elabora in un modo sconcertante, mostrando nuda e cruda la bestialità che questo mondo rivolge a chiunque sia diverso da un modello prestabilito.
Il protagonista del video è infatti un ragazzo condannato al rogo per la sua omosessualità (o forse per la una transessualità ante litteram: lo vediamo infatti spesso in abiti femminili), e l’attenzione è dunque rivolta sia al suo dolore che alla crudeltà con cui viene trattato dall’autorità religiosa, a cui non basta causare la sua morte con uno dei metodi più dolorosi che esistano, ma si prende anche beffa della sua richiesta di pietà. Il phatos e le emozioni che vengono fuori da questo video sono a dir poco strazianti, e rispolverano quello che era il concetto originario di video musicale: non semplicemente un mezzo per rendere un brano maggiormente fruibile, ma un’opera d’arte a sé stante che riesce nel contempo a tradurre la canzone in immagine.
Che dire: Madonna non sarà la cantante migliore di questo pianeta dal punto di vista vocale, ma rimane sicuramente una delle più complete dal punto di vista artistico, capace di comunicare qualcosa di concreto con le sue creazioni. Dopo un brano ed un video simile, personalmente non vedo l’ora di poter ascoltare il disco, che a giudicare da quello che la critica professionista sta scrivendo dovrebbe essere uno dei migliori della sua lunga carriera.