Gli anni del terrore del terrorismo islamico, che più e più volte ha messo in ginocchio noi europei in questi ultimi tempi, sembrano ormai passati, ma è molto difficile dimenticare che fino a scarsi 2 anni fa noi tutti temevamo costantemente per le nostre incolumità ogni qual volta partecipavamo a concerti, manifestazioni o comunque eravamo in luoghi affollati. In questo contesto fu girato e pubblicato il film Made In France, una via di mezzo fra film vero e proprio e pseudo-documentario che si incentra sulle modalità in cui le cellule terroristiche di stampo islamico si formavano ed agivano sul suolo francese – lo so, parlare al passato forse è fin troppo ottimistico.
Un’opera che molti hanno definito cupa e cruda, ma che nasce con uno scopo ben preciso: calarsi all’interno di un sistema in cui perfino il vero giornalismo spesso fatica ad entrare, offrire agli spettatori qualche conoscenza che tramite canali più classici sarebbe più difficile ottenere. “Made In France” si incentra, del resto, proprio su un giornalista d’inchiesta che riesce ad entrare in una cellula di terroristi islamici come infiltrato: dai suoi occhi vediamo non solo la cieca cattiveria, la fierezza e l’assenza di scrupolo con cui tale cellula mette su i suoi propositi, ma anche il costante terrore di essere scoperto e ucciso, magari dopo aver subito brutali torture. Un rischio che, in un contesto del genere, non è poi così blando.
Capite bene che la trama di Made In France è non solo un qualcosa di estremamente realistico, che probabilmente è accaduto davvero, ma anche un pretesto narrativo molto efficace nel fare informazione attraverso lo spettacolo, nel sottolineare con che modalità questo tipo di orrore può sviscerarsi fra le vene delle nostre città. Il film include nel suo cast volti poco noti, ma ha sicuramente altro su cui puntare per stregare i suoi spettatori: una verità cruda di cui tutti dobbiamo renderci conto, anche adesso che il problema sembra mezzo debellato – proprio quando la guardia si abbassa certi mostri possono tornare a colpire.
Made In France in onda stasera su RAI 4
Il film anticipò di poco l’attentato di Novembre 2015 a Parigi, e questo ha sicuramente contribuito ad accrescerne la notorietà nonostante sia stato pubblicato in maniera indipendente. Scegliere di trasmetterlo in prima serata fa sicuramente onore a RAI 4, e speriamo che lo share della sua messa in onda sia degno di un’opera di questo genere. Per chi non riuscisse a guardarlo, comunque, “Made In France” è disponibile anche in streaming su Chili, Infinity e iTunes.
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