57 anni fa i Beatles entravano nella storia della musica mondiale con un singolo, “Love Me Do”, prodotto dalla Parlophone e inserito nel 1963 nell’album di esordio “Please Please Me”. Il brano fu inizialmente composto da un giovane Paul McCartney, ma nell’album viene indicata la collaborazione con John Lennon.
Nel suo esordio la canzone raggiunse il diciassettesimo posto della classifica inglese, posizione non molto confortante, mentre la riedizione del 1982 arrivò fino al quarto.
Il brano esordiva con l’armonica a bocca suonata da John Lennon, come a ispirarsi al medesimo strumento suonato dall’artista americano Bruce Channel in “Hey Baby”.
E’ abbastanza singolare come Michael Jackson abbia comprato i diritti su tutte le canzoni dei Beatles, ma quelli su “Love Me do”, sull’intero album “Please Please Me” e sul retro del singolo “P.S. I Love You” siano rimasti a Paul McCartney.
Pensare oggi che i Beatles partirono con una canzone forse ancora non adatta ai tempi per poi diventare la più grande band musicale di tutta la storia, fa davvero sorridere. La loro grande vittoria, forse, fu quella di trasformare la musica in arte vera, lanciando uno stile unico e irripetibile, proprio a partire dalle copertine degli album. Basti pensare, di quel periodo, a “Revolver” e “Sgt. Pepper”.
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“Love Me Do” è certamente un esordio, anche con le sue difficoltà, con gli arrangiamenti magari da perfezionare, ma la freschezza di quel brano costituì certamente grande novità e non passò inosservata, come ci insegna la storia. Si dice, come anticipato, che questo brano fu composto da Paul nel 1958 a soli 16 anni, in una piovosa mattina in cui aveva marinato il Liverpool Institute, e poi completata con il supporto di John.
Da allora la loro ascesa è stata inarrestabile, non solo per le canzoni rimaste intramontabili, ma anche per lo stile che hanno introdotto e per quella sorta di rivoluzione sociale che ne è scaturita. Si stava, in altri termini, uscendo da degli schemi preconcetti e preimpostati, per proporre un messaggio nuovo in ogni senso, finanche al modo di registrare, per allora innovativo: da raccolta di singoli come cantati al pubblico, gli album con i Beatles diventano studi di registrazione con manipolazione di nastri, filtri e quant’altro. Considerando che mancava ancora la rivoluzione tecnologica di oggi, l’immagine del gruppo inglese risultava ingigantita rispetto alle altre proposte contemporanee.
E se dopo oltre mezzo secolo le canzoni dei Beatles sono ascoltate da generazioni di persone, in ogni parte del mondo, forse un motivo reale esiste.