Locarno Film Festival in estate è una scommessa sicura

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Locarno Film Festival:
Locarno

Alla fine dello scorso anno, Giona A. Nazzaro ha sostituito Lili Hinstin come direttore artistico del Locarno Film FestivalLink esterno. La nuova posizione è sempre una sfida, anche per programmatori esperti come Nazzaro, che si è fatto le ossa ai festival di Rotterdam e Venezia, tra gli altri.

Qual è la sfida del Locarno Film Festival?

Il compito è tanto più arduo quest’anno, poiché deve anche affrontare gli effetti della pandemia e la trasformazione dell’industria cinematografica.

Il ruolo di Giona A. Nazzaro

In qualità di insider del festival cinematografico, Nazzaro interpreta allo stesso tempo lo specialista e il generalista. Confessa di piangere ogni volta che guarda un film di John Ford, ma professionalmente, e considerando come la forma digitale sta plasmando il modo in cui guardiamo i film oggi, tiene a bada le sue emozioni: “È del tutto legittimo perdere l’esperienza del cinema teatro se sei uno spettatore normale, ma se lavori nella cultura e cerchi di capire cosa sta succedendo, la nostalgia non è consentita, devi essere politico. Il pensiero politico significa: come reagisci a una situazione? Come lo capisci? Se guardi le cose che stanno accadendo ora attraverso le lenti di ieri, non vai molto lontano”. (Locarno)

Le sue parole sul festival

Per quanto riguarda il festival di quest’anno, in programma dal 4 al 14 agosto, Nazzaro prevede di riaverlo in veste presentiale. Parlando a SWI swissinfo.ch ha detto: “Locarno in estate è una scommessa sicura”, dice, “anche se dobbiamo fare i conti con una diminuzione del 50% del numero di spettatori a causa delle restrizioni di viaggio”.

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