Lo Squalo: 45 anni fa il primo film di successo di Steven Spielberg

IL 20 Giugno di 45 anni fa negli Stati Uniti usciva nei cinema Lo Squalo il film capolavoro di Steven Spielberg.

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Quarantacinque anni fa in questo stesso giorno il 20 Giugno usciva nei cinema Americani un film che diventò un cult assoluto, la perla di Steven Spielberg, Lo Squalo.

Fu il capostipite di molte altre riproduzioni cinematografiche incentrate sugli squali, ma nessuno è riuscito a creare una vera e propria psicosi come quello di Spielberg.

La colonna sonora la ricordiamo tutti, man mano che lo Squalo avanzava, la musica si faceva sempre più alta.

Fino a creare ansia e terrore quando il pescecane apriva le sue grosse fauci e tu saltavi dalla sedia.

Anche grazie a questo film si creò la convinzione che gli Squali erano degli assassini spietati, mangiatori di uomini.

E chi facendo il bagno nel mare, non ha mai avuto paura al solo pensiero che potesse nuotare uno Squalo nelle vicinanze.

Leggi anche: Blu profondo 3: il Trailer del terzo capitolo della serie con gli squali.

Lo Squalo: 45 anni fa il capolavoro di Steven Spielberg

l film racconta di un grande squalo bianco, mangiatore di uomini, che attacca dei bagnanti sull’isola di Amity, un immaginario luogo di villeggiatura estiva.

Spingendo il capo della polizia locale a cercare di ucciderlo con l’aiuto di un biologo marino e un cacciatore di squali professionista.

Il film è interpretato da Roy Scheider nel ruolo del capo della polizia Martin Brody, Richard Dreyfuss in quello dell’oceanografo.

Matt Hooper, Robert Shaw nei panni del cacciatore di squali Quint, Murray Hamilton in quelli del sindaco dell’isola di Amity e Lorraine Gary nel ruolo della moglie di Brody, Ellen.

La sceneggiatura è accreditata sia a Benchley, che scrisse le prime bozze, che all’attore-sceneggiatore Carl Gottlieb, che riscrisse la sceneggiatura durante la lavorazione.

Raccontiamo ora qualche curiosità sul cult che, ammettiamolo, almeno una volta qualche incubo ce l’ha fatto venire.

Un successo inaspettato

A fronte di un budget di 9 milioni di dollari, Lo Squalo ne ha incassati 471 in tutto il mondo.

Un vero record per l’epoca, tanto che divenne il film di maggior incasso nella storia, rimanendolo fino all’uscita di Guerre stellari (1977).

La produzione non ci credeva poi tanto.

E Spielberg fu costretto ad autotassarsi per rigirare una scena che gli stava a cuore.

Il film risulta inoltre il primo blockbuster del cinema contemporaneo.

Accompagnato da spot martellanti e proiezioni in contemporanea in tutti gli Usa e, in seguito, nel resto del mondo, riuscì ad attirare media e spettatori a iosa.

È anche il primo film campione d’incassi estivo: prima dello Squalo era impensabile che un film nuovo uscisse in concomitanza con la stagione delle vacanze.

In Italia il film uscì in inverno (il 27 dicembre 1975).

I Squali sono spietati assassini degli Uomini?

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley, ispirato a una storia vera (gli attacchi di squali del Jersey Shore del 1916).

L’effetto che il film fece sulle persone, generando una psicosi collettiva verso gli squali, non gli piacque.

E così Benchley decise di dedicare il resto della sua vita a proteggere gli squali, fino a definirsi “avvocato degli oceani”.

Nei primi anni 2000 scrisse un altro libro sugli squali (Squali in pericolo), questa volta, per difenderli.

E in un’intervista 2002 a National Geographic, disse che il più grande equivoco che riguardo squali è «la teoria che gli squali prendano di mira gli esseri umani e che siano mangiatori di uomini.

Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.

Ogni volta che vediamo la gente in televisione circondata da squali, è sicuro al 99 per cento che gli squali sono stati attirati con un’esca.

E si dà una falsa impressione, perché per natura gli squali preferiscono stare lontano dalla gente».

Lo scrittore concludeva anche che «se avessi conosciuto allora la vera natura di squali, non avrei scritto il libro». Benchley è morto nel 2006.

La Musica del film Lo Squalo

Uno degli elementi che contribuì al successo del film fu la colonna sonora di John Williams, vincitore anche di un Oscar.

Si tratta di un motivetto composto dall’alternanza di due sole note, mi e fa, diventato il leit motiv di ogni pericolo imminente.

Tutti i problemi per la realizzazione del film Lo Squalo

La realizzazione del film fu costellata da molti problemi, tali da metterne in dubbio il completamento.

Come raccontano lo stesso regista e gli attori nei bonus del DVD, un ventilato sciopero degli attori costrinse ad anticipare l’inizio delle riprese.

Grossi dubbi sorsero anche sulla sceneggiatura di Benchley, costringendo il regista insieme all’amico e attore Carl Gottlieb a un profondo e alquanto precipitoso rimaneggiamento.

Altro problema fu il casting: Jeff Bridges e Lee Marvin non accettarono la parte, mentre Richard Dreyfuss decise di accettare solo all’ultimo momento.

Anche la location per le scene degli attacchi dello squalo creò difficoltà.

Spielberg rifiutò l’uso di una vasca poiché il risultato sarebbe apparso poco credibile.

Decise così di girare in mare aperto a Martha’s Vineyard.

Le onde del mare provocavano di continuo inquadrature mosse, con barche che comparivano inaspettatamente all’orizzonte.

Affondò persino la “Orca”, la barca usata dai tre “pescatori” per catturare lo squalo, e finirono in mare anche tutti i giornalieri, miracolosamente recuperati. 

Gli Squali meccanici

Tre squali meccanici vennero costruiti per la produzione (chiamati sul set col nome di Bruce).

Un modello intero per le riprese subacquee e quelle in cui l’animale si muoveva a fior d’acqua.

E altri due apposta per girare a destra o sinistra, con un lato completamente cavo in modo da far alloggiare al suo interno i meccanismi idraulici.

continui malfunzionamenti degli squali meccanici ritardarono di diversi mesi la fine delle riprese.

Fecero lievitare inoltre il budget e misero a repentaglio la conclusione del film.

Ci fu anche uno squalo che naufragò sul fondale a causa degli impianti idraulici corrosi dall’acqua salata, il che richiese l’intervento di alcuni sommozzatori per riportarlo in superficie.

Non potendo più fare affidamento sugli squali meccanici, per procedere con le riprese si ricorse ad alcuni stratagemmi.

Un esempio è l’utilizzo dei barili il cui riaffiorare dalle acque indicava l’avvicinarsi dello squalo.

Questa e altre soluzioni forzate hanno, anziché nuocere al film, incrementato il livello di suspense delle scene.

Fornendo un tono “alla Hitchcock”.

Proprio queste apparizioni ridotte, alla fine, decretarono il vero successo del film.

Il Luogo delle riprese del film Lo Squalo 

Il film fu girato nell’isola di Martha’s Vineyard in Massachusetts, che non figura nei luoghi maggiormente popolati di squali degli Usa.

Ma molte scene in mare aperto sono ambientate in Australia, dove in dieci anni, tra il 2004 e il 2013 sono stati registrati 110 attacchi di squali all’uomo (di cui 15 fatali).

Martha’s Vineyard ci fu un incremento di turisti in estate (la cittadina, che in genere ospitava 5000 persone, si ritrovò ad accoglierne il triplo).

Ma non si poté dire altrettanto per altre località turistiche di mare, che invece dovettero far fronte ad un calo di affluenze dovuto alla “psicosi” per gli squali.

Nel 45 anniversario del film Lo Squalo Euan Rannachan, un noto fotografo inglese specializzato in ritratti subacquei ha voluto ricreare una copertina alternativa di Jaws con una femmina di Squalo Bianco reale.

Qui trovate il trailer del film Lo Squalo di Steven Spielberg.

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