Lina Wertmuller: addio al genio del cinema italiano

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Lina Wertmüller

E’ morta Lina Wertmuller. La grande regista che aveva 93 anni si è spenta nella notte a Roma.

Dove verrà allestita la camera ardente?

La camera ardente sarà allestita in Campidoglio. La notizia è stata data dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che in un tweet la ricorda come “una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia”.

Lina Wertmuller e l’Oscar

Origine aristocratiche e svizzere, sposata allo scenografo Enrico Job, è stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar, nel 1977, come migliore regista (ma anche per il miglior film straniero e migliore sceneggiatura) per ‘Pasqualino Settebellezze’. Solo nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera.

Lina Wertmuller: I suoi lavori

A 17 anni si iscrive all’accademia teatrale di Pietro Sharoff, debutta come regista di burattini con la guida di Maria Signorelli, scrive per la radio e la televisione mettendo in mostra un estro surreale e comico che sara’ la sua arma vincente, va a scuola di cinema da Fellini sui set di “La dolce vita” e “8 ½”, collabora alla prima Canzonissima della Rai e quando debutta nel lungometraggio con “I basilischi” nel 1963 gia’ vince la Vela d’oro del Festival di Locarno.

Rita Pavone

L’anno dopo il sodalizio con Rita Pavone per “Il giornalino di Giamburrasca” ne fa d’un colpo una regista ricercata dai produttori.

Sophia Loren

Ecco allora il sodalizio con Sophia Loren per portare in tv un riuscito adattamento di “Sabato, domenica e lunedi’ ” da Eduardo e quello con Paolo Villaggio per “Io speriamo che me la cavo” dal romanzo-verita’ di Marcello D’Orta. Ritorna due volte a fare coppia fissa con l’amica Loren, tenta l’affresco storico con “Ferdinando e Carolina”, rivisita i suoi personaggi tipici aggiornandoli con volti nuovi come Veronica Pivetti o Claudia Gerini

Il matrimonio e la figlia

Nello stesso periodo incontra l’apprezzato scenografo teatrale Enrico Job con cui si sposera’ , infatti, dividera’ tutta la carriera artistica e adottera’ la figlia Maria Zulima.

“Mimi’ metallurgico ferito nell’onore”

Il suo primo, grande successo nel 1972, “Mimi’ metallurgico ferito nell’onore”, in cui per la prima volta fa coppia artistica con il suo protagonista per eccellenza, Giancarlo Giannini. Il film ha un travolgente successo in sala e si guadagna l’invito al festival di Cannes.

Lina Wertmuller: Il ricordo di Giancarlo Giannini

Parlando all’Adnkronos ha detto: “Ho vissuto con lei, con lei ho fatto i film più belli, l’ultima volta che l’ho sentita mi disse ‘Giancarlino, sto scrivendo una sceneggiatura, la fai con me? Le risposi subito di sì. E’ un grande dolore”. Questo è il suo ricordo di Lina Wertmuller, scomparsa oggi a 93 anni, al quale lo lega infatti, un lungo e stellare sodalizio artistico e umano.

E ancora

“Se non ci fosse stata lei non sarei qui. E’ lei che mi ha costruito. E’ cominciato tutto per gioco, i primi film che abbiamo fatto durante l’estate mentre io facevo teatro li abbiamo girati in venti giorni, e ci lavoravano attori straordinari, come Giulietta Masina, Rita Pavone”, ricorda Giannini.

Lina Wertmuller: Il presidente Sergio Mattarella

In una nota Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime il suo cordogio con queste parole: “regista e intellettuale di grande finezza, che ha dato vita in tutta la sua prestigiosa carriera cinematografica a film e personaggi indimenticabili”.

Roberto Gualtieri

“Con Lina Wertmuller se ne va una leggenda del cinema italiano, una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia. Roma le dara’ l’ultimo saluto allestendo la camera ardente in Campidoglio”. Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Carolina Crescentini

L’attrice Carolina Crescentini ha postato un messaggio su Twitter con scritto “Ciao Lina” e un cuore ad accompagnare il testo.

Aurelio De Laurentiis

Il produttore Aurelio De Laurentiis ha invece scritto: “Voglio ricordare il genio creativo della grande Lina, che ha realizzato con i suoi film traguardi importantissimi per il cinema italiano nel mondo”.

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