Ieri sera 30 marzo 2021 è andata in onda la seconda puntata, contenente due episodi, della serie Leonardo. Ripercorriamo la vita di Leonardo da Vinci tra arte, amore e inganni. Con il 23,9% di share e 5,8milioni di telespettatori confermando così il successo che sta riscuotendo già dalla prima puntata.
Leonardo la serie avrà un seguito?
Il successo che sta riscuotendo la serie Leonardo potrebbe far proseguire la serie. Il fatto che nonostante si tratti di storia dell’arte fa comunque appassionare il pubblico, toccando punti alti dei dati share. Certo è da dire che ci sarebbero delle cose da rivalutare o migliorare. Non tanto nella storia in se, che anche se non interamente veritiera piace, ma per esempio nel linguaggio. I dialetti, per esempio, sono inesistenti! Quando si parla della Toscana ci si aspetta di sentire la famosa “c” aspirata, stona sentir dire papà e non “babbo”. Sono dettagli che magari potrebbero rendere la serie più convincente. Chissà magari nella seconda serie? Per il momento restano comunque i complimenti per una serie che ti cattura dal primo istante. Ma vediamo cosa è successo nel terzo e quarto episodio.
Serie Leonardo: trama prime due puntate
Terzo episodio
Le immagini iniziali ci fanno vedere una Milano storica e più precisamente il Palazzo Sforza. Stefano Giraldi interroga Bernardo. Quest’ultimo ritiene colpevole Leonardo della morte di Caterina. Undici anni prima vediamo in una taverna Tommaso che discute con Leonardo da Vinci perché non gli ha detto prima che non aveva nessun invito da Ludovico Sforza. Un Leonardo disperato gli riferisce che non ha altra scelta che presentarsi dinanzi al Moro. Non si presenterà come pittore ma come ingegnere mostrando infatti al suo aiutante dei disegni che raffigurano alla perfezione macchine da guerra. In quella taverna tra calici di vino, canti e sballi, l’attenzione di Leonardo viene catturata da un tipo che canta e recita e che alla fine con una mossa getta un po di vino sul tavolo dove è proprio seduto lui.
Leonardo arriva a Palazzo Sforza, dove prima di essere presentato a Ludovico Sforza gli vengono indicate determinate regole da rispettare. Il Moro sorpreso del suo arrivo a Milano riferisce a Leonardo che come gli aveva già detto a Firenze non lo accetterà e non lo porrà sotto le sue ali. Leonardo da Vinci tenta il tutto per tutto mostrandogli i disegni delle macchine da guerra ma Ludovico la prende molto male perché non rispecchia quello che è la dote di Leonardo. Ma consapevole di ciò gli presenta sua moglie Madonna Beatrice che si presenta all’interno della sala in veste teatrale insieme ad altre ragazze e gli commissiona di realizzare la sceneggiatura della “Fabula di Orfeo”, come dono per il nipote il Duca. Tra le ragazze insieme alla moglie Leonardo ritrova Caterina da Cremona che è lì ospite insieme a Bernardo.
Il Duca altro non è che Gian Galeazzo Maria Sforza, un giovanissimo ragazzo isolato in una stanza del palazzo. La sua sorte è dipesa dal Moro che decide di tenerlo distante da tutto e da tutti. Il giovane riesce comunque ad attirare l’attenzione di Leonardo e Caterina, con i quali instaura un rapporto d’amicizia.
Leonardo con l’aiuto di Caterina tenta di farsi commissionare un dipinto al posto della sceneggiatura perché non si reputa capace di tale opera. Scopre che tra gli attori dell’opera sarà presente anche l’attore che ha conosciuto all’interno della taverna. Con quest’ultimo scatta una sorta di amicizia che sfocerà in amore per poi divenire inganno. L’attore con delle corde e con l’aiuto di alcune cinghie riesce a far volare Leonardo all’interno del palazzo. L’uomo all’inizio spaventato inizia a chiudere gli occhi riuscendo ad immaginare un paesaggio delle campagne toscane. Questo lo aiuterà a capire i suoi limiti e a superare i suoi ostacoli, riuscendo così a realizzare una sceneggiatura degna di nota.
Purtroppo veniamo a conoscenza dell’inganno dell’attore, che guidato dal ciambellano, ruberà una polvere usata in pittura. Il ciambellano tenterà di uccidere il Moro durante una cena, ma Leonardo che è li presente e conosce benissimo quella polvere si rende conto di quello che sta succedendo e gli salva la vita con l’antidoto fatto di carbone e latte. 11 anni dopo Bernardo, che si trova interrogato da Giraldi, si domanda come mai se conosceva l’antidoto non l’ha usato anche con Caterina per salvarla?
Il giorno seguente è il giorno dello spettacolo e assistiamo ad un avvicinamento tra Leonardo e l’attore che finiscono per baciarsi. Inizia lo spettacolo tra effetti speciali fatti di torce spente per l’effetto fumo, ruote che girano per l’effetto acqua e torce accese per l’effetto fuoco! Verso la fine dello spettacolo l’attore viene ucciso, davanti agli occhi increduli degli spettatori, con un pugnale e trafitto infine con una spada da Sanseverino, braccio destro del Duca. Il Moro si posiziona al centro del palco e dichiara che l’uccisione dell’uomo deve divenire un messaggio per chi complotta contro di lui, perché l’attore stava complottando a favore di Re Luigi di Francia. Leonardo rimane scioccato e si avvicina al corpo inerme dell’attore. Il Moro si rivolge a Leonardo dicendogli che l’amore non guarda in faccia alla ragione.
Quarto episodio
Stefano Giraldi vuole vederci chiaro e capire se Leonardo è davvero colpevole. Riesce a catturare Giacomo, l’apprendista di Leonardo che alla fine non dice niente per scagionarlo, ma dice solo che l’arte viene sempre prima delle persone.
Undici anni prima. Il Moro ha un’altra commissione per Leonardo. Gli chiede di costruire la più grande statua equestre a suo padre Francesco Sforza onorando la casata. Accettando gli dona alloggio e una bottega. Nel frattempo Bernardo abbandona Caterina perché ritiene che non lo ami come ama Leonardo anche se non è corrisposta. La donna chiede a Madonna Beatrice e a suo marito Ludovico Sforza di poter rimanere nel palazzo. Il Moro accetta per amore della moglie ma in realtà scopriamo che ha accettato perché Caterina è una bella donna da portarsi a letto.
Leonardo da Vinci si mette all’opera e inizia a studiare o meglio a sentire i cavalli. Mentre sta accarezzando un cavallo, inizia un temporale e a causa di un fulmine il cavallo si imbizzarrisce. Leonardo che si getta per terra vede il cavallo che si è alzato sulle due zampe posteriori e quasi come un’illuminazione lo guarda con un’altra prospettiva. Decide così di non creare il cavallo dal marmo ma di crearlo dal nulla con legno e argilla e infine forgiato in bronzo.
Durante i lavori il Duca fa visita a Leonardo e inconsapevole lascia il suo taccuino nella bottega che viene poi trovato da uno degli assistenti. Leonardo appena lo apre ha un flashback e si catapulta a quando era bambino e disegnava sui muri dopo essere stato abbandonato. Nel frattempo arriva Giacomo, un modello che fa notare a Leonardo quanto sia solo. Il mattino dopo Giacomo ruba tutto nella bottega ma Leonardo riesce a fermarlo. Il modello si dichiara pentito e vuole addirittura imparare il mestiere. Leonardo risulta nuovamente dal cuore nobile e lo fa diventare un suo apprendista.
Caterina incontra il Duca e gli propone di diventare sua amica. Il giovane ragazzo rifiuta perché un Duca non può avere amici ma solo sudditi. Dopo queste parole Caterina va da Leonardo e hanno una discussione perché lei cerca di parlagli del Duca mentre lui è troppo preso dalla statua. Leonardo ha preso questa commissione come una grande speranza per il suo futuro, ma rendendosi conto delle parole della sua amica va a far visita al Duca.
Arriva il momento fatidico della presentazione del lavoro svolto da Leonardo. Leonardo è molto teso. Il Moro rimane sconvolto negativamente per il lavoro fatto finora e aggredisce verbalmente l’artista. Leonardo inizialmente rimane senza parole ma poi prova a fargli cambiare idea dicendogli che quello è un prototipo e che la statua finale sarà otto volte più grande! Fa distendere il Moro per terra e gli fa vedere la statua sotto un’altra prospettiva. A questo punto Ludovico Sforza rimane sbalordito e gli dice che gli darà tutto quello di cui ha bisogno.
Un mese dopo. Leonardo è alle prese con la statua otto volte più grande ma non riesce a proseguire perché deve capire come è al suo interno. Giacomo a questo punto lo porta da un suo amico macellaio e da qui Leonardo riesce a studiare l’anatomia interna.
Una situazione insolita fanno sospettare a Leonardo e Caterina che stanno avvelenando il giovane Duca. Di fatti quest’ultimo si è sentito male durante una lezione con Leonardo e in pochissimo tempo muore fra le braccia di Leonardo. Si rende conto che il Moro è indifferente davanti alla morte del nipote ma anche se Caterina gli dice di andarsene via, lui non può abbandonare la sua strada. Caterina è delusa e gli dice che “l’ambizione ha finito per distruggere l’uomo che amo”. Dopo queste dure parole i due si separano.
Ritorniamo all’interrogatorio di Giraldi che è costretto a liberare Giacomo, dopo che quest’ultimo gli ha parlato di un Leonardo che ti cattura con le parole. Infatti gli chiede se ha chiesto anche a lui del cielo. Giraldi si rende conto che Giacomo sta mentendo e vuole far credere che Leonardo sia colpevole, ma lui scoprirà la verità.