Leonardo Cohen, cantante canadese conosciuto per la bellissima Hallelujah, avrebbe compiuto oggi 85 anni. Buon compleanno!
Leonard Norman Cohen è stato un cantautore, poeta, scrittore e compositore canadese.
La critica lo considera uno dei più celebri, influenti e apprezzati cantautori. Vincitore di numerosi premi e onorificenze, è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, nella Canadian Songwriters Hall of Fame e nella Canadian Music Hall of Fame. Ha anche ricevuto il titolo di Compagno dell’Ordine del Canada, la più alta onorificenza concessa dal Canada e nel 2011 il Premio Principe delle Asturie per la letteratura.
Leonard Cohen rivoluziona la figura del cantautore avvicinandolo al poeta. Infatti, fu prima di tutto un poeta e poi un cantante. Sin dagli anni sessanta ha lavorato come compositore per l’industria cinematografica e televisiva. La sua più importante collaborazione è stata Assassini nati – Natural Born Killers per il regista Oliver Stone.
Le canzoni più celebri
E’ la canzone Suzanne del 1966 a decretare il successo di Leonard Cohen. Altri brani celebri sono: Dance me to the end of Love, Famous Blue Raincoat, The Partisan, So Long Marianne, Chelsea Hotel #2, Sisters of Mercy. Ovviamente non possiamo non citare Hallelujah, resa ancor più famosa dalle molteplici cover, in particolare da quelle di Jeff Buckley, Bob Dylan e Bon Jovi. Una canzone senza tempo che continua ad emozionare di generazione in generazione.
I temi trattati
I temi ricorrenti nei suoi lavori comprendono l‘amore e il sesso, la religione, la depressione psicologica e la musica stessa. Ha inoltre scritto alcuni brani politici in maniera indiretta e ambigua. Ad esempio, Suzanne e Joan of Arc mescola la meditazione religiosa a una malinconica canzone d’amore.
Anche la guerra è uno dei temi cardine delle sue canzoni. In Story of the Street un verso annuncia l’inevitabile scoppio di una terza guerra mondiale. In Field Commander Leonard Cohen arriva a immaginare sé stesso come un soldato o spia della socializzazione di Fidel Castro a Cuba.
L’impegno contro la guerra
Profondamente toccato da incontri con soldati israeliani e arabi, ha lasciato il paese per scrivere Lover Lover Lover, una rinuncia personale a prendere qualsiasi parte in tale conflitto. Sia la registrazione di The Partisan sia la sua The Old Revolution mostrano la sua simpatia e il suo sostegno per gli oppressi.
Leonard Cohen unisce una buona dose di pessimismo politico-culturale con una grande dose di umorismo e l’accettazione e la comprensione. Il suo umorismo si sostiene tramite un’analisi autoironica, come per esempio in Tower of song. A volte, per marcare maggiormente l’ironia del brano, canta con voce volutamente sporca, come in Diamond in the Mine oppure One of Us Cannot Be Wrong.