Leiss torna ad affascinare con la delicatezza e l’armonia della sua voce. “Sarta delle Stelle” è il suo ultimo singolo.
Chi è Leiss?
Leiss è l’acronimo di “Letizia e i suoi sogni”, ed è anche lo pseudonimo che Letizia Barbetti ha scelto per il proprio progetto musicale. Il suo primo singolo si intitola “Adesso che”, scritto da Riccardo Rizzardelli. Al brano segue “Incantesimi”, una release intensa e raffinata che apre a Letizia le porte del Premio Mia Martini. Una capacità autoriale, quella di Letizia, che trova conferma nel suo nuovo singolo “Sarta delle Stelle”, che intreccia tradizione orientale e occidentale. Le leggende alle quali la giovane cantautrice attinge con eleganza sono l’Akai ito (Leggenda del Filo Rosso) e il Mito del Minotauro. Sorretta dalla purezza dei sentimenti e da un’autenticità comunicativa di raro riscontro, la voce di Leiss è una carezza per l’anima.
Leiss: Sarta delle stelle
“Un giorno”, dichiara Leiss, “mi sono svegliata con quello che definirei un ‘cuore stanco’ e ho sentito immediatamente il bisogno di scrivere una lettera, senza un destinatario preciso, sui sentimenti”. È così che nasce Sarta delle stelle, culla delle insicurezze che di tanto in tanto ci fanno visita. Leiss affronta con grande consapevolezza e maturità le proprie, arricchendo l’atmosfera di immagini evocative e attingendo a miti e leggende. “Una volta terminata questa missiva su cui ho riversato il fiume del mio sentire, ho deciso di trasporla in musica, combinando la mia concezione di Amore a due leggende che mi hanno sempre coinvolta per il messaggio che racchiudono: la leggenda giapponese del Filo Rosso e quella greca del Minotauro”.
Una cantastorie di un’epoca remota
Con Leiss ci immergiamo in un mondo fiabesco, fatto di arcolai, principesse e castelli dagli ampi saloni. Perdersi nelle trame tessute dalla cantautrice è facile come addormentarsi con il mormorio della risacca in sottofondo. Intensa, dolce e malinconica, Sarta delle stelle è una storia per tutte le età. E Leiss è come una cantastorie piovuta da un’epoca remota. Un’epoca in cui le storie erano importanti quanto coloro che le tramandavano.