La redazione di RollingStone, ha proposto una classifica di nuove uscite musicali e di artisti consolidati. Per i quali, vale la pena ascoltare un nuovo singolo. La scelta è vasta, si passa da Achille Lauro, a Ghemon. Fino ad arrivare ai novizi vincitori del Festival di Sanremo.
Quali sono, quindi, le uscite musicali più interessanti di marzo?
Partiamo da un’uscita musicale di un’ artista pluri-consolidata. Stiamo parlando di Lana Del Rey che, esordisce con il suo settimo album. Si chiama “Chemtrails over the Country Club.” Il disco, riflette in tutto e per tutto la cantante. Sono quindi presenti le atmosfere che, fanno molto anni ‘50. La malinconia di relazioni finite e cuori spezzati. All’interno, si riflettono anche estremi momenti personali che, raccontano della vita della cantante prima della popolarità. Proseguiamo con una giovanissima cantante che, è arrivata sul palco dell’Ariston con una grinta ed una pacatezza d impressionare chiunque. Stiamo parlando di Madame. È uscito, finalmente, il suo album debutto. In questo è sostenuta da molti personaggi di rilievo come Fabrizio Fibra, Pinguini Tattici Nucleari e Guè Pequeno. È impossibile poi, non menzionare i vincitori del Festival della canzone italiana: I Maneskin. Il quartetto ha dato vita al secondo album, che sarà tutto da scoprire: “Teatro d’ira Vol.1.”
Achille Lauro nuovo album, arriva Marilù
Da Achille Lauro a Jon Batiste
Il secondo album di Ghemon, merita senz’altro attenzione. Soprattutto per le parole che l’artista ha dedicato allo stesso. Ha, infatti, asserito che si tratti di un “enorme carico d’energia da ascoltare al massimo del volume.” Bene, dopo questa premessa, come non citare il “Re del trasformismo”? Naturalmente, stiamo parlando di Achille Lauro. Tra Rock e provocazione, l’artista si inserisce in altri termini con l’album “Marilù.” Di fatto, si tratta di un manifesto femminista, di una poesia intensa. Gli Arcade Fire, sono arrivati in una casa di campagna con una superband, improvvisando musica, non razionalmente. Da qui scaturisce “House Music”, Bell Orchestre. Jon Batiste, infine, ha la capacità di assemblare generi diversi in perfetta armonia fra loro: tra funk, gospel, soul ecc. Vale, perciò la pena, ascoltare “We are”.