Di recente sono apparsi sulla copertina del numero speciale Pride di Vanity Fair Italia. E ieri sera, sabato 26 maggio, i Måneskin in Polonia ci hanno dato ancora più prove che sono alleati della comunità LGBTQ.
I Måneskin in Polonia: cosa hanno fatto?
Eseguendo il loro successo mondiale “I Wanna Be Your Slave” al Polsat SuperHit Festival di Sopot, in Polonia, Damiano David e Thomas Raggi hanno deciso di chiudere il numero con un bacio. Mentre il pubblico è scoppiato in un applauso, Damiano ha detto: “Pensiamo che a tutti dovrebbe essere permesso di farlo senza alcun timore. Pensiamo che tutti dovrebbero essere completamente liberi di essere chi cazzo vuoi. Grazie Polonia! L’amore non sbaglia mai“.
Damiano e Thomas dei Måneskin si baciano in Polonia per sostenere i diritti LGBT
La bassista Victoria De Angelis ha commentato sotto il post, scrivendo: “Dovremmo essere tutti orgogliosi di chi siamo. Vi vogliamo bene!” Che il gruppo abbia organizzato un bacio tra persone dello stesso sesso in Polonia non è una semplice coincidenza. La comunità LGBTQ+ della Polonia si è sentita sempre più minacciata negli ultimi anni. Come riporta Deutsche Welle “il partito populista al governo PiS, così come il clero cattolico, sono stati accusati di promuovere l’omofobia in Polonia.” Anche il presidente polacco Andrzej Duda è stato criticato per aver detto: ‘LGBT non sono persone, è un’ideologia’ e ha affermato che era ‘ancora più distruttivo del comunismo‘”.
I Måneskin sono gli italiani più ascoltati al mondo
Il video del bacio dei Måneskin in Polonia
Anche la scelta della canzone sembra rilevante per le nozioni di libertà e vivere la vita alle proprie condizioni. Damiano e i suoi compagni di band hanno precedentemente discusso di come i testi di “I Wanna Be Your Slave” discutono le molte sfaccettature della sessualità umana. Victoria ha detto al Corriere della Sera che di tutti i testi del loro album, “Voglio essere la tua schiava, voglio essere il tuo padrone” le ha parlato più fortemente. “Mi riconosco nel dualismo delle cose opposte”, ha detto. “Ognuno di noi tende a farsi un’idea di sé e a rimanere bloccato lì. Invece si può provare piacere nel pensare e nell’essere il contrario, pur rimanendo se stessi… sforzandosi per cose che si possono apprezzare in seguito, ma per le quali non ci si sente pronti adesso”.