La serie Disney + “The Falcon and The Winter Soldier”

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Ecco la nuova attesissima serie Disney + Marvel Cinematic Universe “The Falcon and The Winter Soldier” che parla dell’eredità di Capitan America e inevitabilmente pone l’accento sulla cultura USA. La serie è basata sul primo episodio di “The Falcon and The Winter Soldier” dove l’approccio della Marvel sembra essere meno serio e meno ponderato rispetto ai suoi predecessori, scopriamone il motivo.

The Falcon and The Winter Soldier qual è il tema di fondo trattato?



Questo non è un nuovo terreno per il genere dei supereroi in televisione. “Watchmen” della HBO e “The Boys” di Amazon hanno entrambi utilizzato avventurieri in costume per esaminare criticamente la storia del razzismo e del colonialismo degli Stati Uniti e come tale dato influisce sul suo posto nel mondo. Ma sulla base del primo episodio di “The Falcon and The Winter Soldier” (l’unico dei sei della serie reso disponibile per la revisione), l’approccio della Marvel Cinematic Universe sembra essere meno serio e meno ponderato dei suoi predecessori. Nonostante il tema a sfondo razzista sia evidente dalla trama.

La trama di The Falcon and The Winter Soldier



“The Falcon and The Winter Soldier” riprende dopo gli eventi di “Avengers: Endgame” del 2019. Alla conclusione di quel film ricordiamo che l’originale Captain America, Steve Rogers (Chris Evans), si è ritirato. Ha infatti consegnato il suo scudo al suo amico e alleato Sam Wilson, alias Falcon (Anthony Mackie) lasciando le future battaglie. Nel primo episodio della nuova serie, però, Sam decide di non poter assumere l’identità di Capitan America perché lo scudo “sembra appartenere a qualcun altro“. Lo dà quindi al governo degli Stati Uniti per conservarlo come un pezzo da museo. Ci poniamo quindi subito una domanda: Steve era bianco, Sam è nero. La trama è quella di un uomo di colore che prende la veste di Capitan America è questa, in parte, una relazione tra l’America e il razzismo?. Un Black Captain America è un’affermazione simbolica che l’America dovrebbe rappresentare sia i neri che i bianchi? È una richiesta che l’America consideri i neri come un elemento centrale della propria identità? Continuiamo la nostra analisi per avere una risposta.

La risposta all’interrogativo sul razzismo


La sorella di Sam, Sarah (Adepero Oduye), suggerisce abbastanza direttamente che non può ottenere un prestito aziendale a causa del razzismo esistente nelle istituzioni finanziarie. Ma la serie insiste sul fatto che il rapporto di Sam con lo scudo e con l’America è strettamente personale. L’attore decide infatti di non usare lo scudo perché non ritiene che sia giusto per lui. Nessuno, né Sam né nessun altro, parla di cosa potrebbe significare per Captain America essere Black. Nessun amico o collega nero suggerisce che potrebbe essere importante per Sam prendere il sopravvento e aiutare ad affrontare l’ingiustizia razzista. La Marvel sceglie quindi di fingere che il successo dei neri negli Stati Uniti non sia accompagnato né dalla speranza né dall’odio.


Gli eroi distrutti di The Falcon and the winter soldier


Il colonialismo e il nazionalismo in The Falcon and The Winter Soldier


Il primo episodio pone anche le basi per un esame del rapporto degli Stati Uniti con il colonialismo e il nazionalismo. Il supercriminale della serie è infatti Flag-Smasher, il leader di un gruppo quasi anarchico che ci viene detto vuole “un mondo che sia unificato senza confini“. Il soldato che descrive le motivazioni dell’anarchico ammette che questo mondo senza confini sembra allettante. Ma insiste sull’idea che l’idealismo del gruppo sia sciocco. Sam si mostra d’accordo. “Ogni volta che qualcosa migliora per un gruppo, peggiora per un altro“, dice. Questa logica rafforza casualmente uno status quo reazionario: Se più diritti civili per un gruppo significano meno per un altro, i ricchi sono pienamente giustificati dall’etica e dall’interesse personale a schiacciare la protesta dei non abbienti.

In conclusione


In breve, nel primo episodio, le domande sul rapporto ambivalente degli Stati Uniti con l’eroismo, il razzismo e l’anarchia vengono sollevate solo per essere evitate, o liquidate con disinvoltura con rassicurazioni e vuoti richiami patriottici. È possibile che la serie complichi il conflitto e dia la possibilità a Flag-Smasher (Erin Kellyman) di chiarire le sue opinioni sulla xenofobia americana, il colonialismo e la violenza. Ma i trailer e il materiale promozionale per la serie suggeriscono che “The Falcon and the Winter Soldier” non sia particolarmente interessato a queste discussioni. Invece, sembra voler essere uno spettacolo di azione-avventura con battute e acrobazie vivaci. Ma alla fine ci chiediamo non sarà meglio così ?

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