Un destino da cambiare, violenza, rapporti malati, dolorose verità. Sono queste le parole chiave di un film come ‘La promessa dell’Assassino’ (Eastern Promises). La pellicola del 2007 del regista canadese David Cronenberg,è capace di navigare negli oscuri mari della mafia russa e di mostrare un destino ormai segnato in partenza. Un noir, con elementi di gangster movie e thriller, che vuole mostrare la violenza e la ferocia dell’uomo, ma anche il coraggio di una donna. Il regista non risparmia inquadrature crude, che suscitano quasi fastidio nello spettatore. Un respiratore ad un neonato appena nato, un massacro in una sauna, il primo piano di dita mozzate. Sono tutti elementi che vogliono far capire allo spettatore a cosa sta andando incontro. Ad una storia spietata, commuovente, violenta e senza lieto fine. Il finale dolce amaro proposto da Cronenberg ha intenzione di colpire alle viscere chi guarda creando un sentimento di sofferenza e inadeguatezza.
La Trama
La storia è quella di una giovane ostetrica Anna Khitrova (Naomi Watts) testimone del parto e della morte di una ragazzina. Dopo aver trovato il diario della giovane, Anna si troverà immischiata in affari più grandi di lei riguardanti la mafia russa. Ne nascerà l’ incontro con Nikolai Luzhin (Viggo Mortensen), uomo di fiducia del clan russo capeggiato da Semyon (Armin Mueller-Stahl). La giovane ostetrica tenterà in tutti i modi di rintracciare la famiglia d’origine della ragazzina per affidargli il bambino. Andrà incontro a verità neanche lontanamente immaginabili. Le parole del diario letto dalla ragazzina fluttuano e si incastrano nella vicenda, diventando il filo conduttore di tutta la storia.
Un film fatto di personaggi contrastanti
La chiave di volta dell’intera narrazione sono i personaggi. Mentre Anna racchiude l’essenza di una donna coraggiosa e combattiva, Nikolai è simbolo di un uomo che sa di essere stato vittima della propria esistenza. E’ un uomo che cerca di sopravvivere, di combattere(la scena cult della sauna ne è l’esempio culminante). Mandato al macello, ingannato Nikolai diventa la rappresentazione del bene che si trasforma in male, ma che riesce a ritrovare un briciolo di umanità. Altro personaggio molto interessante è Kirill, interpretato da Vincent Cassel. I suoi comportamenti ambigui nei confronti di Nikolai, i suoi scatti d’ira, ci restituiscono un uomo che è vittima di se stesso.Che non riesce ad accettarsi.
La promessa dell’Assassino: il corpo diventa protagonista
Anche qui, come in molti film di Cronenberg ad essere protagonista è il corpo. Ossa che scricchiolano, sangue, corpi tatuati, diventano la rappresentazione di personaggi bloccati dallo scorrere degli eventi. Che non riescono a prendere in mano la propria vita. Le interpretazioni sono di altissimo livello ma a spiccare è sicuramente il Nikolai di Viggo Mortensen. L’attore (che nel 2008 è stato candidato all’Oscar per questa pellicola) è capace di recitare con tutto il corpo e di portare sullo schermo una gamma espressiva fatta di dolore e consapevolezza. Un’ interpretazione capace di comunicare il tormento di un animo incompleto. Da lodare anche Vincent Cassel, che interpreta quella follia ed ossessività che rende il suo personaggio una vera mina vagante.
La promessa dell’ Assassino è questo. Un film che in un primo momento da l’idea di essere scolastico ed accademico, ma che ti rivela le nefandezze del mondo nel modo più crudo e realistico possibile. Un mondo fatto di gerarchie e che è capace di risucchiare le persone e renderle vittime di un sistema. Ti fa capire come gli uomini possano essere vittima delle proprie decisioni, rimanendo bloccati in esse per sempre.
‘La promessa dell’Assassino‘ è disponibile i streaming sulle seguenti piattaforme.