“La Casa Dalle Finestre Che Ridono” è uno dei grandi classici dell’horror all’italiana, sebbene secondo molti dizionari del cinema sia da considerare più come “giallo”. Diretto e sceneggiato da Pupi Avati, con sceneggiatura firmata insieme a suo fratello Antonio, si tratta di una di quelle opere che rappresentano in toto quella che era la dimensione di un genere che qui in Italia negli ultimi anni è quasi completamente sparito. Il cast include Lino Capolicchio, Francesca Marciano, Gianni Cavina, Vanna Busoni, Andrea Matteuzzi, Bob Tonelli ed altri interpreti. L’idea del film è nata da un episodio dell’infanzia di Avati, che tuttavia non vi riveliamo: si tratterebbe di un grosso spoiler per quanto riguarda il finale del film. Avati è tornato molto di recente al cinema horror dopo anni, dirigendo l’opera “Il Signor Diavolo” (QUI PER APPROFONDIRE).
TRAMA: Antonio ha ricevuto l’incarico di restaurare un quadro posto in una chiesa di un piccolo comune nella provincia di Ferrara. Giunto sul posto, l’uomo si ritrova al cospetto di una raffigurazione che non ha assolutamente nulla di religioso: il protagonista dell’opera è infatti un ragazzo agonizzante a causa di mille coltellate. Antonio inizia pian piano a lavorare, ma nel paese qualcuno non vuole assolutamente che lui vada avanti col progetto, ed inizia a fargli terra bruciata attorno puntando anche sulla più cieca violenza.
Recensione de La Casa dalle Finestre che Ridono
Sebbene sia completamente permeato da uno stile “vecchio” e da ritmi lenti che lo rendono poco adatto allo spettatore occasionale di cinema horror, o in generale a chi apprezza il genere essenzialmente per com’è fatto oggi, “La Casa dalle Finestre Che Ridono” è un classico che i veri appassionati del genere devono tassativamente vedere almeno una volta nella vita. Il film si basa essenzialmente su un terribile mistero relativo ad un quadro, a chi l’ha dipinto ed al perché è stato dipinto: l’atmosfera che ne consegue riesce a trasformare ogni elemento artistico in un concentrato di tensione e mistero, rendendo sinistri degli ambienti che dovrebbero risultare bellissimi e quasi spaventose delle decorazioni che in altri contesti potrebbero risultare semmai lussuriose. Bravi nel tessere su questa tela sono sicuramente gli attori, che entrano tutti perfettamente nei panni dei loro personaggi, anche di quelli più particolari.
Purtroppo la lentezza del ritmo fa sì che il mistero si snoccioli molto lentamente, che fra il momento in cui si capisce che la presenza di Antonio risulti scomoda a qualcuno ed il momento in cui si può intuire chi sia quel qualcuno passa davvero molto tempo, tuttavia è anche giusto che un film appartenente ad una determinata epoca venga visto con occhi predisposti a quel tipo di intrattenimento. I momenti di passaggio sono infatti impregnati di una regia d’autore, che gioca molto bene con il personaggio di un uomo un po’ ritardato e con una relazione amorosa del protagonista, salvo far precipitare tutto verso una violenza cieca e folle che tiene gli occhi incollati allo schermo e in alcuni frangenti somiglia perfino a film horror dei giorni nostri. Il tutto si conclude con un finale a sorpresa ed un’ultimissima scena che oggi può anche far ridere, ma ai tempi di sicuro fu in grado di lasciare tutti sbigottiti.
Come guardarlo
“La Casa Dalle Finestre Che Ridono” andrà in onda stasera, 29 gennaio 2020, su Cine34. Il film non è purtroppo presente su alcuna piattaforma streaming ufficiale. Di seguito il trailer.