Inti-illimani: parte il “Vale la pena tour”

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Inti-illimani cover

Gli Inti-illimani tornano in Italia e fanno tappa a Firenze. Suoneranno con il cantautore fiorentino Giulio Wilson.

Chi sono gli Inti-illimani?

Inti-illimani è un nome composto che significa “Sole di una montagna nelle vicinanze di La Paz, Bolivia”. Il gruppo, composto da giovani studenti della Università Tecnica dello Stato del Cile, sorge all’interno del movimento chiamato “La Nuova Canzone Cilena”. Dal 1973 si stabiliscono in Italia. A partire dagli anni ’80 la loro carriera si è distinta per i tanti successi, collezionando innumerevoli dischi d’Oro e di Platino. Inti-Illimani vanta milioni di dischi venduti in tutto il mondo, con presentazioni e concerti in più di 58 paesi. La band ha condiviso il palco con artisti come Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Tracy Chapman, John Williams, Paco Peña, Lucio Dalla, Joan Baez e altri.

Inti-illimani: “Vale la pena tour”

Ritrovarsi in teatro per cantare insieme musica di pace e di speranza. Lunedì 14 marzo fa tappa a Firenze Vale la pena tour: gli Inti-illimani tornano a esibirsi dal vivo al TuscanyHall in compagnia di Giulio Wilson, geniale cantautore fiorentino dallo stile ricercato e demodé. I biglietti sono disponibili sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it (tel. 892.101) e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804). Biglietti disponibili anche alla cassa del TuscanyHall, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 14. Info tel. 055.667566 – 055.6504112 – www.bitconcerti.it – www.tuscanyhall.it. Il “Vale la pena tour”, in collaborazione con Amnesty International Italia, supporta inoltre la campagna di sensibilizzazione a sostegno dei diritti umani e a tutela dei migranti.

Ambasciatori di pace

Da sempre ambasciatori di pace e del patrimonio musicale dell’America Latina, gli Inti-illimani hanno cantato e gridato forte il loro impegno civile contro le lotte di classe, in difesa della democrazia e del progresso. Jorge Coulón, voce degli Inti-Illimani, tiene a precisare: “Ancora una volta le situazioni non risolte o gestite male ci portano a una condizione estrema e inaccettabile di guerra […] Volevamo tanto fare questo tour, abbiamo sognato per molto tempo di tornare in Italia dopo il dilagare della pandemia. Torniamo in un Paese che, come tutto il mondo, lotta ancora una volta per la pace e per il rispetto dei diritti umani, per il rispetto dei popoli e per la gente comune”.

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