Il 9 Novembre si ricorda la caduta del muro di Berlino, data storica per l’era moderna, un punto di partenza e fine della guerra fredda. Questo simbolo ha sempre giocato un ruolo fondamentale nel mondo della cinematografia internazionale. Alcuni hanno suddiviso le pellicole in due comparti, prima e dopo la caduta, proprio come nuovo e vecchio Testamento.
Le pellicole prima della sua caduta
La costruzione del muro viene ripresa inconsapevolmente, dalle riprese della pellicola <<One, two, three>> del regista austro-ungarico Billy Wilder, nel Giugno del 1961. Solo dopo qualche tempo si è aggiunto alla pellicola, il valore documentaristico di una tappa fondamentale per l’era moderna. Dal momento della sua genesi, il muro e la Guerra fredda diventano temi basilari del cinema di quegli anni, basti pensare al mitico James Bond. Dopo quel 9 Novembre 1989, i tedeschi affrontano quel tema, così dolente in modo sorprendente e il gernere prediletto è la commedia, come per esempio il film di Leander Haussman del 1999.
One, two, three
Si tratta di una particolare commedia, dal ritmo incalzante e veloce, dove le battute dei personaggi seguono il suo andamento. Il tema è quello del famoso complotto tra Occidente e Oriente dell’epoca moderna. James Cagney, attore protagonista veste i panni di un dirigente aziendale, all’interno della filiale di Berlino del marchio Coca-cola. Il sogno del dirigente è quello di far carriera all’interno dell’azienda e assicurandosi un posto rilevante, scogitando il matrimonio con la figlia del suo superiore dell’Arizona. Sfortunatamente, però non va come previsto dall’uomo, perchè la giovane è già convolata a nozze. Matrimonio segreto con un tedesco comunista, il quale odia il popolo americvano e il loro stile di vita. Di forte impatto è il marchio dellabevanda più amata al mondo, che è il simbolo della democrazia.
Il regista ha posato le tende del suo circo, su un terreno, che minaccia di trasformarsi in un cimitero
Pellicole post- caduta
Con la sua disfatta, il mondo cambia…sembra evolversi in uno stadio successivo del suo processo evolutivo. Questo cambiamento riguarda non solo gli animi dei cittadini del mondo, ma anche il modo di fare cinema. Moltissime sono le pellicole che parlano di questo contrasto, con finali più o meno positivi… ma tutti intendono lasciarci una morale, un messaggio: che mai più il mondo dovrà avere simili barriere, ma rispolverando Nietzsche, capiamo che la storia inciampa sugli stessi errori, rendendo il tema del muro più attuale che mai.
Il ponte delle spie
Diretto da Steven Spielberg, <<Il ponte delle spie>>, è un film, che appartiene al genere Thriller, con una star d’eccezione come Tom Hanks. Il film, uscito nelle sale cinematografiche nel 2015 è vincitore di molti premi importanti, quali il David di Donatello e due premi per la categoria, miglior attore non protagonista e miglior film straniero. Il protagonista è un avvocato di Brooklyn, che suo malgrado si occupa di un recupero in Russia.