Il muro di Berlino in musica

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Rivolte sotto il muro

Un muro, una città, l’intero mondo diviso in due parti…intere famiglie costrette a vivere in due mondi diversi se pure nella stessa città, tutta colpa di quel muro. Il muro di Berlino, compie oggi trent’anni dalla sua caduta. Il 1989 mette la parola fine, in modo definitivo a quel complotto conosciuto come Guerra Fredda. Gli eventi storici influenzano l’arte, la letteratura e il modo di pensare degli uomini; lo stesso pensiero che si serve di queste due per esprimersi. Arte, cinema, libri e musica attraverso questi mezzi viene fuori una grido di libertà, di voglia di cambiare e ricongiungersi.

Potenza assoluta, la musica

la potenza della musica

La musica è quasi un dono degli dei, dai poteri sbalorditivi…è un ottimo mezzo di comunicazione; è una vera e proprio terapia per la nostra mente; la musica ha il potere di ferci emozionare e le note di una canzone possono racchiudere un ricordo, un momento più o meno speciale della nostra vita. E’ qualcosa di astratto che non si può toccare, ma che si ascolta con le orecchie e con il cuore, portandoci in luoghi lontani e mai visitati; ha attraversato i secoli e assistito ai suo cambiamenti. Durante la guerra fredda è stata protagonista, qualcosa di forte…strumento per i ribelli.

Rock and wall

Il genere che più si è prestato a dare voce a questi poveri disgraziati, per lo più giovani è il rock. Artisti di fama internazionale hanno creato vere e proprie colonne sonore della guerra fredda. Mitiche le loro note e conosciutissimi i loro versi, tutti noi ne conosciamo almeno una strofa, un ritornello o semplicemente il motivo. I brani che meritano di essere citati sono circa una decina tra cui: Wind of Change degli Scorpions; la famosissima Another brick in the wall; Futura di Lucio Dalla, Addio Lenin e tante altre.

I mitici Scorpions e Lucio Dalla

Gli Scorpions hanno contribuito con il brano dal titolo <<Wind of Change>>. Il testo è stato scritto proprio dal cantante della band tedesca, Klaus Maine nel 1990. Il tema della canzone è proprio la caduta del muro e la voglia di riunificazione della Germania. Ad oggi è la canzone più venduta nel paese.

Lucio Dalla è stato un esponente della musica italiana che ha voluto dare la sua opinione, in musica riguardo al tema. Si chiama Futura, la creatura partorita da Dalla nel 1980. Il cantante racconta a dei giornalisti il suo viaggio per la prima volta presso la città tedesca, nel quale confessa di non aver mai visto il muro e una volta là ne rimase stupefatto. Lucio racconta di aver chiesto al tassista di fermarsi, così lui scese dalla macchina per sedersi su una panchina. Dopo un po’di tempo, arriva un altro artista: Phill Collin. Si accendono tutte due una sigaretta, senza rivolgersi la parola. Il silenzio tra quelle panchine; Lucio inizia a scrivere… circa mezz’ora ed è nata futura. Il testo parla di due ragazzi, rispettivamente appartenente alle due parti della città, che si amano e sognano di ricongiungersi. Futura sarà appunto, il nome della loro bambina.

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