I Migliori album del 2019

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Un altro anno si sta per concludere ed eccoci qui a tirare le somme di tutte le uscite discografiche di questi 365 giorni. Anche questo 2019 è stato ricco di proposte artistiche interessanti, tra grandi ritorni, rassicuranti conferme e sorprendenti novità.

I dischi sotto presentati sono stati selezionati in modo del tutto indipendente dalla nostra redazione. Sicuramente potete trovare nuovi artisti di cui non sapevate nemmeno l’esistenza, e dischi che non sono mai entrati ai piani alti delle classifiche di vendita.

Speriamo con questo elenco di potervi dare dei nuovi spunti per ascoltare e conoscere nuovi artisti e nuova musica.

The Cranberries – In The End :  Quando Dolores O’Riordan è morta improvvisamente nell’inverno del 2018, la maggior parte dei fans ha pensato che fosse la fine dei The Cranberries. Fortunatamente non lo è stato e la band aveva un album in lavorazione prima della tragica svolta degli eventi. Contorto sul fatto che avrebbero dovuto pubblicare la musica o meno, per fortuna lo hanno fatto perché è uno dei loro migliori album da anni. 

Beth Hart – War In My Mind : Cantante e cantautrice molto rispettata, Beth Hart è stata nominata e ha vinto innumerevoli premi nel corso degli anni. Detto questo, War In My Mind ad oggi è il suo album più intenso e dinamico. Sembra che migliori solo con l’età, e per questo il suo album è uno dei migliori di questo 2019 che sta per concludersi.

Emeli Sandé – Real Life : Si può dire che è un ritratto meraviglio Real Life, l’ultimo ed eccezionale album di Emeli Sandé, un disco audace, che ha ancora una volta messo in risalto le sue doti vocali. Un album sentito e pieno di sentimento, album pieno di verità che forniscono un raggio luminoso di speranza. 

MARINA – Love + Fear: con o senza la band, la musica di Marina rimane appassionata e potente, poiché ogni traccia sale e galleggia delicatamente e con sicurezza nelle orecchie degli ascoltatori. Love + Fear  è sicuramente un capolavoro, che supera i suoi predecessori non solo in quantità ma anche in qualità.

Bishop Briggs – Champion : un nome che si sta lentamente facendo strada all’interno del panorama musicale, Bishop Briggs artista che va ben oltre la pop-music, la sua voce è piena di sentimento. 

Denzel Curry – ZUU: A quasi dieci anni dalla pubblicazione del suo primo album, Denzel Curry ha pubblicato un nuovo album in questo 2019. ZUU è un omaggio alla città natale del rapper. È un privilegio passare mezz’ora nella singolare fetta del sud della Florida che Curry dipinge nei suoi versi schietti. 

Nick Cave & the Bad Seeds – Ghosteen: Diventi genitore con il desiderio che i tuoi figli continuino a vivere. Ma cosa succede quando quella speranza viene improvvisamente delusa? Nick Cave affronta questa realtà su Ghosteen, il primo album che ha scritto e registrato per intero dopo la tragica morte accidentale del figlio adolescente, Arthur. È un disco diverso da qualsiasi altra cosa abbia fatto con i Bad Seeds negli ultimi 35 anni.

Cate Le Bon – Reward: Mentre scriveva le canzoni che sarebbero entrate nel suo quinto album, la cantautrice gallese Cate Le Bon ha trascorso un anno a studiare architettura, vivendo da sola in una capanna nel rurale Lake District in Inghilterra. Su Reward, la Le Bon si dimostra un astuto architetto di un altro tipo: uno che ha talento nel far sì che le composizioni sonore dense si sentano in qualche modo senza peso. Queste canzoni sono intime e personali, con la Le Bon che fa leva su una gamma di strumenti più ampia e profonda rispetto al lavoro passato.

Jamila Woods – LEGACY! LEGACY!: Jamila Woods, insegnante, attivista e poetessa R&B di Chicago, fa un audace balzo in avanti su LEGACY! LEGACY!, il suo secondo album. Ogni canzone prende il nome da persone illustri del passato (Betty Davis, Zora Neale Hurston, James Baldwin, Frida Kahlo, ecc.), attingendo alla storia specifica del soggetto come guida spirituale per individuare la propria verità. LEGACY! LEGACY! è un’opera più unificata rispetto al debutto di Woods nel 2016, HEAVN,che l’ha contrassegnata come una graziosa campionessa di amor proprio, del femminismo nero e della sua città natale

Solange – When I Get Home: Il quarto album della cantante, When I Get Home , è una raccolta di fantasie su famiglia, storia e oscurità: una lettera d’amore per la sua città natale. Trova conforto nella frequente ripetizione di frasi e chiama potenti antenati di orientamento, siano essi Alice Coltrane, Steve Reich o DJ Screw. Con la sua forma sciolta, quasi jazz, When I Get Home eleva l’arte di Solange su un altro piano: la grazia e la saggezza che scorrevano attraverso A Seat at the Table del 2016 sono tritate e avvitate, complicate non solo spiritualmente ma anche musicalmente.

Lana Del Rey – Norman Fucking Rockwell!: Dopo otto anni, cinque album e un completo sconvolgimento politico e culturale, Lana Del Rey è salita ai suoi massimi livelli musicali. Con  Norman Fucking Rockwell! fa un ulteriore passo avanti nel viaggio musicale.

Emma Bunton -My Happy Place: E’ stato uno dei più graditi ritorni musicali di questo 2019. Emma Bunton ha pubblicato il suo nuovo album per tutti i fans e sostenitori delle Spice Girls. Un 2019 da incorniciare per Baby Spice non solo per il suo album, ma anche per il tour sold-out con le Spice Girls, ed il suo concerto da solista nelle scorse settimane tenutosi alla Royal Albert Hall di Londra.

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