Il primo mese del 2020 sta quasi per concludersi e Halsey ritorna a far luce sulla categoria dell’Indie Pop con il suo nuovo album, “Manic”.
Ashley Nicolette Frangipane nasce nel New Jersey nel 1994. In una famiglia di cinque persone, dove il padre, Chris, gestiva un concessionario auto e la madre, Nicole, lavora per la sicurezza in un ospedale. Crescendo, impara a suonare violino, viola e violoncello e a 14 anni si appassiona alla chitarra acustica suonando pezzi di Taylor Swift, di cui adesso è amica.
L’artista ha deciso in questo album di guidarci attraverso l’evoluzione e la produzione delle tracce che lo compongono attraverso un documentario intitolato “Road to Manic”, disponibile su Youtube.
I singoli già rivelati, “Clementine”, “Graveyard”, “Without Me” e il più recente “You Should Be Sad” promettevano già un album dallo stile indefinito che non permette di inscatolarlo in un unico genere musicale, un album che accompagna l’ascoltatore in un viaggio pieno di sentimento, attraverso gli alti e bassi sentimentali nelle relazioni dell’artista.
È stata Halsey stessa infatti a definire il proprio album come uno “Spectrum”, un album-prisma che riflette i vari colori di uno stesso oggetto, così questo album rispecchia tutte le personalità dell’artista.
Le tracce rilasciate oggi, 17 gennaio 2020, non si sono rivelate da meno rispetto ai singoli già rilasciati. Sorprendentemente, Halsey in questo album ha puntato alla vulnerabilità. La sua voce, dal tono originale e rauco, insieme ai testi da lei composti, racconta la storia di Ashley, la storia di chi lei è realmente, al di fuori dei riflettori, dopo essersi spogliata del suo nome d’arte.
Le tracce più intime si mescolano perfettamente a tracce piene di rabbia come “I HATE EVERYBODY” e “Killing Boys” che nonostante esprimano sentimenti contrastanti dal resto delle tracce, si adattano musicalmente al resto dell’album rendendolo coerente a se stesso.
Inoltre, l’album presenta collaborazioni con artisti del calibro di Dominic Fike, SUGA dei BTS e Alanis Morrisette, tutte collaborazioni inserite nell’album sotto forma di interludi che anticipano la canzone successiva.
Detto ciò, invito tutti ad ascoltare “Manic” in quanto, a mio parere, si parli di un album sorprendente e originale, che merita attenzione.