Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri cantano insieme come ospiti per la prima volta al Festival di Sanremo 2023.
Tre grandi voci della musica italiana, tre idoli di intere generazioni, tre icone che hanno fatto la storia della musica in Italia e portato la musica italiana anche all’estero.
Il trio inedito
Per la prima volta insieme, Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri cantano insieme sul palco di Sanremo 2023. Tre grandi voci della musica italiana, tre idoli di intere generazioni, tre icone che hanno fatto la storia della musica in Italia e portato la musica italiana anche all’estero.
Non solo canzoni
Il loro esordio avviene come cantanti negli anni Sessanta, tra ospitate nelle trasmissioni e partecipazioni a gare canore. Sono gli anni dei ‘musicarelli’. Essi sono film musicali che vedono come protagonisti anche Gianni Morandi e Al Bano. L’eterno ragazzo è stato protagonista, tra gli altri, di “In ginocchio da te”, “Se non avessi più te”, “Non son degno di te”, “Mi vedrai tornare” tutti film in cui interpreta più o meno lo stesso personaggio di ragazzo diviso tra amore, servizio militare e passione per la musica. Al Bano in quegli anni recita nei film “Nel sole”, “Angeli senza paradiso”, “L’oro nel mondo”, “Il suo nome è Donna Rosa”. Massimo Ranieri recita nei film per la TV, come “Metello”, con cui vince il David di Donatello come miglior attore; e poi “Bubù”, “La cugina” e “Con la rabbia negli occhi”.
Ed eccoli stasera, a distanza di cinquant’anni, insieme sul palco dell’Ariston di Sanremo.
Sul palco dell’Ariston
La sfida
Intorno alle 21:20 della seconda serata del Festival di Sanremo 2023, il conduttore Amadeus presenta i tre cantanti. L’atmosfera è magica, di trepidazione tra il pubblico, già in piedi mentre registra video quando Gianni Morandi intona “Ritornerò in ginocchio da te”. Lo acclamano anche i più giovani e l’atmosfera è festosa. Dall’altra parte del teatro, interpretando “Vent’anni” con un elegante completo nero e risvolto del collo grigio, entra Massimo Ranieri. Ed ecco Al Bano che entra sul palco scendendo le scale, metre canta “Nel sole”. Lo raggiungono gli altri due artisti, scendendo anch’essi la scalinata.
Si salutano, si abbracciano. Amadeus li lancia, dicendo: “Che la sfida continui”. Sì, perché rumors li hanno sempre voluti poco affiatati e rivali. In realtà, più volte i tre hanno smentito in varie occasioni.
Da “Andavo a cento all’ora” a “Perdere l’amore” e “E’ la mia vita”
A cantare è Morandi con la sua “Andavo a cento all’ora”, poi Ranieri “Se bruciasse la città” e Al Bano con “Mattino”. E si alternano ancora. Ognuno interpreta le proprie canzone e gli altri le canticchiano , tra sorrisi e divertimento. “Rose rosse” canta Ranieri. E poi “Scende la pioggia”la cantano tutti e tre. E’ il turno di Al Bano, con “Felicità”, quando Ranieri e Morandi si congratulano con Al Bano per i suoi acuti della voce. Ranieri inizia a cantare “Perdere l’amore”, che riprende da capo perché Al Bano e Morandi stavano ancora scherzando, quindi hanno fatto riprendere la canzone all’amico collega.
Gli occhi di Massimo Ranieri sono apparsi a questo punto emozionati, lucidi. Lo stesso gli altri due. Si scambiano sguardi di ammirazione, stima e affetto. Sono visibilmente commossi. Continuano a cantare. Ecco Morandi con “Uno su mille”. E Albano e Ranieri si abbracciano. Morandi recita la parte finale della canzone, come un inno. Si avverte l’emozione vibrare. E lascia Al Bano cantare “E’ la mia vita”. Sono brividi. Infatti, ancora la regia si sofferma sull’artista che canta e poi sugli altri altri due. Sono istantanee di occhi commossi.
Standing ovation
Ed eccoli insieme per le foto perché bisogna fermare questo momento che resterà immobile nel tempo che passa. Al termine, mentre il pubblico li loda con ripetute standing ovation, Al Bano dice: “Cominciamo da capo”. E li avremmo ascoltati di nuovo, e ancora, e ancora. Non da capo, ma concludono con tanta energia dopo le candeline spente da Al Bano sulle quattro torte. Ognuna da vent’anni. Cantano “Il nostro concerto” di Umberto Bindi. Sono uniti, compatti. Mani nelle mani e mani sulla spalla. Si abbracciano ed ecco un’altra standing ovation dal pubblico di tutte le età che li acclama.