Il regista di “C’eravamo tanto amati”, “Una giornata particolare”, “Brutti, sporchi e cattivi” si è spento il 19 gennaio di quattro anni fa
Ettore Scola, il narratore delle realtà dell’Italia, si è spento il 19 gennaio 2016. Oggi riportiamo alla memoria quel triste giorno ma non solo; oggi ci dedichiamo alla storia di Ettore Scola, la storia di una cinepresa tra emozioni fortissime.
Il famoso sceneggiatore nacque il 10 maggio 1931 a Trevico, in terra avellinese ma crebbe e si formò a Roma; sin da ragazzino collaborò con la rivista Marc’Aurelio e sul finire degli anni cinquanta cooperò con diverse trasmissioni di varietà della RAI scrivendo testi e programmi. Ettore Scola esordì nel mondo della regia cinematografica nel 1964 ma il suo primo e grande successo arrivò quattro anni dopo con la pellicola Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? e in quell’occasione Scola diresse Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Biler. A quella pellicola seguirono altri film molto importanti: I nuovi mostri, La più bella serata della mia vita, Romanzo di un giovane povero, Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca. L’anno 1974 fu l’anno di C’eravamo tanto amati, capolavoro di Ettore Scola. Con questo film, il regista si avventurò in un trentennio di storia italiana seguendo il filo di un’amicizia tra tre uomini.
In breve tempo Scola divenne un regista amato e ammirato e continuò a dare alla luce capolavori cinematografici quali Brutti, sporchi e cattivi, Una giornata particolare, con Mastroianni e Loren, La terrazza, con Tognazzi e Gassman. Ettore Scola diresse anche Passione d’amore, Il mondo nuovo, La famiglia. Quest’ultima pellicola è il racconto di 80 anni di storia attraverso la saga di una famiglia con le interpretazioni di Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant. Altri titoli di rilievo e importanza sono Splendor, Che ora è?, La cena, Concorrenza sleale, Gente di Roma.
Ettore Scola con la sua commedia ha raccontato l’Italia, ha ritratto il novecento italiano con lucidità e con disillusa nostalgia. Nei suoi film ci sono amore, amicizia, storie di famiglia con uno sfondo fatto di trasformazioni politiche e sociali, sulla musica di illusioni perdute. Ettore Scola ha narrato un paese e lo ha fatto abbracciando lunghi periodi di storia senza risparmiare emozioni forti. Il cinema del noto regista è un cinema di osservazione e di racconti e i protagonisti non sono i personaggi di favole fantastiche ma riflettono i sentimenti e la vita delle persone reali, riflettono gli ideali di intellettuali, i tradimenti consumati dalla borghesia, le speranze e gli affanni degli operai.
Le storie di Ettore Scola sono storie eterne; esse raccontano il passato di un paese ma raccontano anche il presente e il futuro. Le sensazioni racchiuse nei film di Scola e le emozioni che sorgono guardando quei film probabilmente saranno anche le sensazioni e le emozioni degli anni che dovranno ancora venire. Ettore Scola e il suo cinema sono una fiamma ardente nella cultura italiana; lo erano prima, lo sono ora e lo saranno sempre.