Epica Omega | La Recensione

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EPICA, copertina di Omega

Un viaggio in un altro mondo travolto dalla guerra, ma con una luce in attesa sul fondo. Gli Epica sbancano tutto con Omega e confermano il loro primato nel mondo del symphonic metal.

Epica: dove ci porta Omega?

La formula degli Epica è una, ma funziona sempre bene – come in Omega, il loro ultimo album, così in tutti i loro lavori passati. È stato con essi che hanno costruito, a ragione, la leggenda di uno dei gruppi symphonic metal più amati della scena. I membri del gruppo, nelle interviste che preparavano al rilascio di Omega, lo descrivevano come “psichedelico”. Ed è così che si presenta l’intero album, un’esperienza colossale che trascina quasi in uno stadio nonostante il COVID ancora in corso. 

Le tracce di Omega – di cui la più lunga, Kingdom of Heaven, Part 3 – The Antediluvian Universe, arriva oltre i tredici minuti di durata – sfoggiano tutti gli elementi che hanno fatto del gruppo un pilastro del genere. Chitarre roboanti, percussioni imponenti e i cori, ça va sans dire. Gli Epica si fanno accompagnare da ben due cori, questa volta, perché Omega occupasse quanto più spazio possibile nelle orecchie e a livello sonoro. Nonché le loro amate influenze mediorientali di tracce come Seal Of Solomon e Code Of Life. L’utilizzo di diversi registri dà dunque a Omega un taglio ancora più immenso, come ad esplorare un mondo nuovo. 

Imponente

Ad alcuni gruppi symphonic piace crogiolarsi nel dolore e nella melancolia: non è così per gli Epica, che caricano ogni traccia di Omega di un’energia positiva inarrestabile. Ecco così che Gaia, la leggendaria titana della mitologia greca che presiedeva al regno della terra, diventa metafora della Terra tutta, e le canzoni diventano colossali come lei. Al centro la poderosa voce soprano di Simone Simons, che canta come se tutto quello che fa fosse elementare. Il generale ideale per una chiamata alle armi per tutto il mondo e tutte le generazioni. 

Per chi poi in qualche maniera non ne avesse ancora abbastanza, gli Epica hanno rilasciato anche ben tre versioni alternative di Omega. Omegacoustic contiene una versione a cappella di Rivers, una cover in spagnolo di Code Of Life e due tracce inedite. Opus Ωmega e Ωmega Instrumental contengono invece le versioni orchestrali e strumentali delle tracce del disco originale. Ma Omega regge sufficientemente anche con le proprie forze, e porta avanti un’ottima discografia. Perché con gli Epica all’autoradio, che cantano una qualunque delle tracce di Omega, anche uscire in macchina per andare a lavoro diventa un’impresa… epica.  

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