Emma Bunton: “My Happy Place” – Recensione Album

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Emma Bunton meglio conosciuta come Baby Spice è tornata dopo 13 anni d’assenza dalle scene musicali con il suo nuovo album “My Happy Place” che è stato anticipato nelle scorse settimane dal singolo “Baby Please Don’t Stop“. Il suo ritorno discografico coincide anche con la reunion che Emma Bunton farà con le sue compagne con lo “Spice World Tour” in inizio a fine maggio.

Si è vero parliamoci chiaro per i fans delle Spice Girls, il nuovo album di Emma Bunton è qualcosa di veramente eccezionale, però ammettiamolo un album di cover è pur sempre un album di cover ma addentriamoci meglio in queste dieci tracce che compongono “My Happy Place”.

L’album si apre con il primo singolo “Baby Please Don’t Stop” un bellissimo invito ad entrare in “My Happy Place”. Emma con tutta la sua voce morbida e cristallina che non ha mai perso nel corso degli anni. Il brano è una canzone pop che mette di buon umore e che ti fa venire voglia di ascoltare l’intero disco con il sorriso sulle labbra.

“I Wish I Could Have Loved You More” un brano del 2007 dell’artista inglese Candie Payne è una scelta interessante per la voce della Bunton che rende la canzone un pò “pscodelica”. La terza traccia dell’album è “To Many Teardrops” il secondo inedito dell’album, questa ballad ha un pò di stile anni ’60.

Ed ecco arrivare alla prima collaborazione dell’album in “I Only Want To Be You”, la Bunton ha scelto di duettare con Will Young in quella che è una versione molto lenta del brano, basti pensare che ci sono versioni più importanti di questo brano ad esempio come quella di Samantha Fox.

Una delle tracce più interessanti e riuscite dell’intero album è senza dubbio “Don’t Call me Baby” cover di una canzone dei Madison Avenue un duo australiano che produce musica house. In “You’re All I Need To Get By” l’artista duetta con il compagno Jade Jones cantante della band dei Damage che ha avuto il suo più grande successo con la canzone “Wonderful Tonight”. Il brano è del 1968 cantato da Marvin Gaye e Tammi Terrell.

All’interno dell’album ci sono canzoni che ti fanno ballare e ti fanno fare festa, altre invece lente come nel caso di “Come Away With Me” dove Emma duetta con Josh Kumra. Il brano non è altro che una cover di Norah Jones del 2002, ma Bunton e Kumra amalgano le loro voci perfettamente portando a casa un buon risultato.

Una delle tracce più riuscite dell’intero album è sicuramente “Emotion” uno dei brani più belli dei Bee Gees. Nel brano Emma è riuscita a fondere il suono leggendario dei quattro super artisti britannici con la sua dolce voce.

Per omaggiare al meglio un album di cover, Emma non poteva che reinterpretare quella che è una delle canzoni più belle delle Spice Girls ovvero “2 Become 1” ed in questa occasione l’artista collabora con Robbie Williams. Emma e Robbie non deludono, le loro voci si amalgano alla perfezione.

L’album si chiude con il brano “Here Comes The Sun”, nell’introduzione di questo brano, Emma Bunton chiacchiera con suo figlio e condivide persino le prime strofe con lei di questo classico dei Beatles. E’ sicuramente un’intepretazione molto bella e ben riuscita.

Immagino che il disco potrebbe ben funzionare in fatto di vendita nel Regno Unito, ma nel resto degli altri paesi compresa l’Italia il disco farà fatica a scalare le classifiche. L’album non è male considerando che è un album di cover. In conclusione bisogna solo applaudire Emma Bunton che dopo tutti questi anni si è rimessa in discussione pubblicando un piacevole album. Voto 3/5

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