Elezioni provinciali Trentino 2018: incontro con il candidato, risponde Nicola Pesca (Lista Unione di Centro)

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Risponde alle nostre domande il candidato Nicola Pesca della lista Unione di Centro, in lizza come “lista del Presidente” nella coalizione di centrodestra per le elezioni provinciali trentine del 21 ottobre prossimo.

Signor Pesca, potrebbe spiegarci brevemente chi è lei e come mai ha scelto di candidarsi nella lista UdC?
Personalmente mi occupo di organizzazione di eventi, ho fondato 10 anni fa la Blackout Events assieme ad altri due ragazzi, sono molto attivo nello sport e sono anche allenatore di basket, vicino all’ambiente dell’Aquila Basket.

Ci tengo a precisare che, come avrete capito, non nasco politico, ma mi propongo di essere la voce dei giovani in quella che, crediamo, sarà la nuova maggioranza. Per quanto riguarda la lista il mio percorso è stato molto lineare e coerente nella sua semplicità: discutendo con alcuni rappresentanti della coalizione mi ci sono riconosciuto e, decidendo di fare un passo in più rispetto al semplice voto, ho scelto di candidare nella lista del Presidente, lista in gran parte espressione di quel mondo imprenditoriale da cui provengo.

Uno sguardo, ora, ai valori. Quali sono, più in generale, le idee che animano la sua candidatura? Come vede la nostra società e il nostro Trentino?
Credo che il motore dell’economia sia la libera iniziativa privata e non potevo quindi candidarmi con chi, viceversa, è comprovatamente nemico dell’imprenditoria e favorevole e fautore, invece, del pubblico onnipresente, dell’assistenzialismo sfrenato, di uno statalismo interventista di matrice prettamente socialdemocratica con venature di un veterocomunismo ormai, nel 2018, non più attuale.

Veniamo ora alle sue proposte reali. Cosa si propone di realizzare nel caso in cui fosse chiamato a rappresentare i trentini in consiglio provinciale?
La mia prima proposta è organizzare da aprile ad ottobre una “notte bianca” ogni mese, mettendo a disposizione mezzi pubblici gratuiti su tutto il territorio così che i giovani, e non solo, possano raggiungere semplicemente e in sicurezza la città. In secondo luogo vorrei che si realizzasse in Trentino una fiera-esposizione del vino locale. È inaccettabile che una (se non la) regione leader nel settore vitivinicolo non organizzi una propria manifestazione dove anche i produttori più piccoli, custodi della vera tradizione trentina, abbiano la possibilità di farsi conoscere sul panorama nazionale.

Infine propongo la costruzione di una cittadella dello sport al posto di Italcementi. Una struttura polisportiva che sia organizzata e all’avanguardia, oltre che più adeguata rispetto ad altre strutture presenti sul territorio, e penso, ad esempio, al campetto realizzato a Trento in Piazza Venezia o al centro natatorio non regolamentare in realizzazione per decine di milioni di euro.

La ringrazio per le sue risposte. Vuole lanciare un appello in vista delle elezioni del 21 ottobre prossimo?
Spero di essere per i prossimi 5 anni in Consiglio Provinciale la voce dei giovani trentini e delle loro speranze con la mia intraprendenza e la mia voglia di fare, e di fare soprattutto bene.

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