Edward Norton apre la Festa del Cinema di Roma

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ROME, ITALY - OCTOBER 17: Edward Norton and Gugu Mbatha-Raw attend the photocall of the movie "Motherless Brooklyn" during the 14th Rome Film Festival on October 17, 2019 in Rome, Italy. (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for RFF)

E sbarcato con volo di linea Alitalia Edward Norton poco dopo le 12 di ieri, camicia a scacchi e con fare schivo, è andato in albergo, il tre volte candidato all’Oscar ( per schegge di paura ,per cui ha vinto il Golden Globe come miglior attore non protagonista, American History X, Birdman) , Edward Norton. È alla sua seconda regia dopo Tentazioni d’amore del 2000. Norton, 50 anni, indimenticabile protagonista di «Fight club» ed altre pellicole di successo, come  è atteso alla Festa del cinema anche, oggi pomeriggio, da un «Incontro ravvicinato» con il pubblico, moderato da Antonio Monda. Edward presenta a Roma Motherless Brooklyn, i segreti di una città, folto il red carpet, da Gugu Mbatha-Raw, Attrice britannica protagonista della pellicola, bellissima sul red carpet, elegante , un attrice di sicuro talento. Poi  Bobby Cannavale, Bill Murray e Wes Anderson. Il film: Protagonista della vicenda è Lionel Essrog (interpretato dallo stesso Norton), un solitario detective privato afflitto dalla sindrome di Tourette, che si avventura a risolvere l’omicidio del suo mentore ed unico amico, Frank Minna (Bruce Willis). Armato solo di pochi indizi e della sua mentalità ossessiva, Lionel, come recita la sinossi ufficiale del film, svela lentamente dei segreti gelosamente custoditi che tengono in equilibrio il destino dell’intera New York. All’interno di un mistero che lo porta dai jazz club grondanti di gin di Harlem ai bassifondi di Brooklyn e, infine, ai salotti dorati dei potenti mediatori della Grande Mela, Lionel si scontra con i teppisti, la corruzione e l’uomo più pericoloso della città, per onorare il suo amico e salvare la donna che potrebbe essere la sua stessa salvezza. In conferenza stampa Edward in conferenza stampa parlando del film ha detto: Il personaggio nel romanzo è memorabile e ho deciso di ricollegarlo alla storia sociale di New York, in cui vivo da trent’anni e che amo, anche se al suo interno ci sono tante cose meravigliose e tanto altro di disfunzionale. Un puzzle complicato, proprio come quello del mio film. Ma la nostra non è certo un’epoca in cui possiamo permetterci il cinismo e l’apatia

Gugu: in questo film è lei che salva lui , come ha lavorato insieme a Edward e perché si è innamorata della sceneggiatura? Non ho mai letto un noir prima d’ora, ma qui ho trovato qualcosa di così profondo, personaggi visti in ottiche diverse, poi lavorare con Edward e sviluppare la dinamica tra i due personaggi è stata come una danza delicata e anche tenera, sono felice di aver potuto lavorare con lui.

Edward:Si lei lo salva o lo trasforma, perché  penso che molte volte nel noir le donne sono parte della corruzione e anzi spingono l’eroe verso posizioni ciniche, invece questo investigatore creato da Jonathan è cosi non tradizionale, il bello è che lei ha un ruolo attivo con lui e lei che lo porta ad essere meno passivo, in un certo senso acquisire una sua moralità.

Domanda dalla stampa

Edward: come hai costruito il personaggio?

R: Io non ricollego le sfide a un personaggio che ho fatto prima , ogni personaggio è unico. Quando si legge la parte di una persona che ha una sindrome devi conoscere la sindrome , e scopri che nel caso della sindrome di Tourette, la cosa interessante, che questa sindrome si esprime in modi molto individuale, questo mi dava una certa libertà di creare il mix che piaceva a me , e io ho preso diversi sintomi di cui soffrivano alcune di queste persone che ho incontrato e ne ho costruito un mix.

Gugu: e stato più facile essere diretta da un grande attore?

R: quando lavori con grandi attori succede sempre qualcosa, ed è un qualcosa che ti rimane dentro e che porterai con te per sempre, perché impari davvero molto da loro. Edward è un attore di talento, è molto rispettato dai suoi colleghi, è riuscito a mettere insieme un cast davvero incredibile. Per me è stato una grande fonte d’ispirazione. A me è piaciuta la sfida di questo progetto. Quando il tuo partner sul set è anche il regista, si vive una relazione più intima. Si è portati ad affinare la propria intuizione. Trovarsi lì, in trincea,perché la nostra è una vera e propria guerra, con Edward, è come sentirsi e vedersi dentro la scena. Lavorare con loro e con lui può davvero spingerti oltre i limiti. E anche a fare del tuo meglio.

Il film arriverà nelle nostre sale il 7 novembre prossimo

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