Nel suo secondo album, che uscirà domani venerdì 27 marzo, Dua Lipa trova il suono che tante sue colleghe inseguono da anni. Nel suo nuovo lavoro discografico “Future Nostalgia” l’artista offre un buon pop senza precedenti.
Il suo singolo solista da discoteca, Don’t Start Now, e l’avvincente secondo singolo ispirato agli anni ’80, Physical , sono canzoni pop così perfette che sembra che siano sempre esistite nel canone musicale, e il resto del l’album segue l’esempio. “Levitating”ha un approccio al divertimento con le Spice Girls.
Segue la seducente “Pretty Please”, un altro ingranaggio integrale nella macchina di un classico album pop. Sebbene sia la canzone più spogliata dell’album, non prenderla al valore nominale, le chitarre piene di funk stratificano la traccia aggiungendo un fascino senza tempo che cresce ad ogni ascolto.
“Avrei dovuto restare a casa / perché stavo facendo meglio da sola” così Dua Lipa canta su “Break My Heart”, incapace di resistere alla tentazione di perseguire l’amore. Con la serie di successi per quanto riguarda il romanticismo e tutte le sue sfumature, Dua Lipa punta a trattare l’argomento in un modo più edonistico di prima, riempiendoci della speranza e del sé necessari -assicurazione che l’amore non è tutto il destino e l’oscurità dopo tutto
Segnalato da fan entusiasti, la penultima canzone dell’album “Good In Bed” mette a nudo l’essenza infantile e acuta di Lily Allen, un boppier “Not Fair” per 2k20, dove tutti quanti noi dobbiamo sopravvivere. La voce di Dua Lipa senza alcun dubbio prevale, svolazzando tra un’ottava e l’altra. L’album si chiude con “Boys Will Be Boys”, un brano lento caratterizzato dall’utilizzo degli archi affronta il tema delle molestie sessuali.
In conclusione “Future Nostalgia” è un album luminoso e audace pieno di musica pop, fatto per ballare e per scacciare via tutte le ansie che in questo momento storico stiamo vivendo ed è per questo che Dua Lipa si merita un bel 5/5.