Nei primi anni 2000 faceva la sua comparsa un nuovo tipo di maghette, che coniugava poteri fantastici alla musica. La protagonista si chiamava Doremì.
Di cosa parla Doremì?
Ojamajo Doremì, questo il titolo originale dell’opera, è stata prodotta da Izumi Tōdō, pseudonimo dello studio di animazione Toei Animation, nel 1999. Protagoniste un gruppo di maghette, in questo caso non adolescenti ma che frequentano ancora le elementari. La vera protagonista però è lei, che dà il titolo al manga e che dà inizio a tutta la storia. Vediamo come.
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Strega per caso
Doremì ha otto anni, e un giorno scopre un negozio di magia gestito dalla strega Eufonia. Presa dall’entusiasmo, dichiara a voce alta la vera natura della proprietaria: la sventurata si trova quindi trasformata in una raganella verde. L’unica cosa da fare a questo punto è introdurre l’avventata bambina nel mondo della magia, rendendola una strega che possa poi farle riprendere la sua figura umana. Con il tempo si aggiungono altri elementi: le sue compagne di classe Melody e Sinfony, la sua sorellina Bibi, la piccola attrice Lullaby e una nuova compagna americana, Mindy. Nella seconda stagione il gruppo deve prendersi cura di una bambina, la piccola Hanna, nata da una rosa blu nel mondo delle streghe. Si susseguiranno nuovi antagonisti e nuove sfide da intraprendere, sempre con lo scopo ultimo di diventare delle streghe provette.
Un gruppo variegato
Come capita sempre in questo tipo di manga, nel gruppo sono presenti diverse personalità. Doremì, lo abbiamo già visto, è pasticciona e poco riflessiva, una sorta di Usagi Tsukino delle elementari. Melody è dolce e timida, amante dello studio. Sinfony talvolta brusca nei modi, ma dal grande cuore. Lullaby un po’ arrogante, ma precisa e compita. Mindy rappresenta il modo di fare schietto degli americani, in netto contrasto con quello giapponese. Intorno al gruppo di amiche ruotano poi tutti i compagni di classe, non a conoscenza del loro segreto, ma anch’essi con caratteri e personalità ben delineati.
Il mondo magico
Il primo personaggio da segnalare è senza dubbio lei, la strega Eufonia, vittima dell’impulsività di Doremì. Trasformata in rana sarà da allora chiamata Raganella, e nonostante si mostri burbera finirà con l’affezionarsi alle sue apprendiste. Non sono meno importanti le fatine che accompagnano le ragazze nel loro percorso di studio: Lala ad esempio, con lunghi capelli biondi, che assiste Raganella ed è l’unica in grado di parlare. Tutte le altre portano nomi che rimandano alle note musicali, ed ognuna è compagna di una strega.
L’adattamento italiano
Nel nostro Paese il manga è stato diviso in quattro serie, ognuna con la sua sigla, mandate in onda dal 2002 al 2005 sulle reti Mediaset. Se non si può proprio dire che Doremì abbia raggiunto le stesse vette di successo di Sailor Moon, si è sicuramente conquistata una sua fetta di pubblico affezionato, con il relativo merchandising che si può trovare ancora oggi.