Donne alla regia: nuovo trend positivo nel 2020

Uno studio della San Diego State University mostra un significativo incremento delle donne a capo delle grandi produzioni cinematografiche nel 2020

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Donne alla regia

Mai come nel 2020 si è registrato un altissimo numero di donne alla regia di film ad alto budget e a capo di grandi produzioni. Ad Hollywood, il mestiere del regista, è sempre stato intepretato come un qualcosa destinato agli uomini. Figure come Lina Wertmüller, Kathryn Bigelow, Jane Campion, Greta Gerwing e Sofia Coppola, nel corso degli anni sono riuscite ad invertire un pò questa tendenza, rendendo il ruolo del regista un qualcosa di universale. Nonostante siano stati fatti molti passi avanti a riguardo, sono ancora poche le donne che riescono ad ottenere la regia di film ad alto budget e sono ancora meno quelle che riescono a portare avanti un proprio progetto indipendente. Il 2020, nonostante le limitazioni dovute alla crisi sanitaria globale, si è rivelato un anno molto importante per l’inclusione femminile nel mondo del regia e, più in generale, del cinema.

Donne alla regia: cosa dice lo studio?

Variety ha riportato un importantissimo studio portato avanti dal Center for the Study of Women in Television and Film della San Diego State University riguardo l’ inclusione femminile dietro la macchina da presa. Le donne messe alla regia di grandi film sono 16%. La statistica prende in considerazione i 100 film con maggiore incassi nel 2020. D Da questo punto di vista è sorprendente il balzo in avanti rispetto al 2019 (12%) e il 2018 (4%).

A causa dei numerosi rinvii e slittamenti, non sono stati considerati due film che avrebbero potuto fare la differenza a riguardo. The Eternals di Chloe Zhao e Black Widow di Cate Shortland hanno subito un rinvio di quasi un anno, non venendo di conseguenza considerate in questa statistica. La stessa Zhao, nel 2020 ha lavorato alla regia del film vincitore del Leone D’Oro Nomadland. Interessante anche il lavoro fatto da Cathy Yan con Birds of Prey e Patty Jenkins con Wonder Woman 1984. Entrambi i film si sono rivelati tra i più grandi successi del 2020.

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Patty Jenkins e Gal Gadot dietro le quinte di Wonder Woman

La rottura di un modello storico

Il 2020 non è stato un anno semplice. Molti sono i film che hanno subito rinvii e cancellazioni ed è proprio per questo motivo che lo studio, supervisionato dalla dott.ssa Martha Lauzen, ha tenuto in considerazione anche i film distribuiti in piattaforma. L’ indagine ha monitorato i titoli che fanno parte della Top 20 Chart Watched at Home del Digital Entertainment Group. Le donne rappresentano il 19% di tutti i lavoratori del cinema, dalla regia, passando per i produttori fino ai direttori della fotografia. Secondo la dott.ssa Lauzen, sarebbe il secondo anno in cui questo fattore risulta essere in costante crescita. Eventi di questo genere aiuterebbero a rompere quel modello storico e sociale che vede gli uomini a capo di grandi produzioni. Hollywood (e il cinema in generale) nel corso degli anni sembra star sdoganando questo fenomeno, mettendo sempre più donne alla regia di film di grande calibro.


Chloe Zhao la regista di “Nomadland” e Frances McDormand, pronti per gli Oscar


Uno squilibrio ancora presente

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Greta Gerwing, Emma Watson, Florence Pugh e Saoirse Ronan sul set di Piccole Donne

Lo squilibrio è rappresentato principalmente da coloro che lavorano dietro le quinte. Nei primi 100 film con maggiore incasso il 28% sono le donne che occupano il ruolo di produttrici (21% produttori esecutivi). Differente è la situazione in altri settori. Le donne rappresentano solo il 18% degli editori, 12% degli scrittori e il 3% dei cineasti. Per quanto riguarda le direttrici della fotografia, è aumentato un solo punto percentuale rimanendo però un numero scandalosamente basso. Lo studio ha confermato inoltre quanto, donne alle regia, porterebbero ad assegnare ruoli chiave alle donne nella produzione delle pellicole.

Nonostante la situazione si sia evoluta sono ancora troppo bassi i numeri che vedono una presenza femminile nel mondo del cinema. Mentre attrici, cantanti e modelle riescono ad affermare indipendenza nel proprio mestiere, differente è la situazione per coloro che lavorano dietro le quinte. Registe, produttrici, direttrici della fotografia, costumiste… è una lotta continua, per un futuro di eguaglianza che sembra man mano avvicinarsi sempre di più.

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