Gli Arctic Monkeys, ospiti di una radio inglese, suonano una inedita versione della loro “Do I Wanna Know?”.
“Do I Wanna Know?”: perché è un classico?
La versione originale, contenuta nell’album AM, segna il passaggio della band verso una nuova direzione musicale. Direzione che i fan subito apprezzarono. Il brano è un classico perché rappresenta una svolta nella carriera degli Arctic che qualche anno fa, ospiti di Radio X, regalavano agli ascoltatori una versione acustica della loro “Do I Wanna Know?”. Alex Turner e il batterista Matt Helders trasformarono il loro rock alternativo in una ballata struggente. Di sicuro la trasformazione non avrà dispiaciuto i fan più affezionati. La componente acustica sembra spogliare la canzone da tanti inutili orpelli. Quella presentata dinanzi ai microfoni di Radio X è una versione più intima, che non deve urlare per farsi udire. Potrebbe facilmente scalzare la versione rock che gli Arctic portano ai concerti e diventare un nuovo ed intramontabile classico della band.
“Do I Wanna Know?”: un rito di passaggio
Il gruppo orbita intorno a un pianeta meglio conosciuto come indie rock, anche se cambia stile ogni volta che registra un album. I primi due lavori, Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not e Favourite Worst Nightmare sono gli unici a somigliarsi. Il primo vira su uno stile punk e garage rock, con canzoni più giovanili e testi che parlano di serate nei nightclubs e della vita notturna a Sheffield. Il secondo presenta uno stile più psichedelico. La band inizia ad usare pedali ed effetti che conferiscono al disco una dimensione più matura. In ogni caso, non si può negare che le maggiori influenze provengano dagli Strokes, dai White Stripes e dagli Oasis. Ma con AM e il singolo “Do I Wanna Know?” le cose cambiano.
Il successo di AM
Il quinto album, AM, diventa un grandissimo successo commerciale. Nel sound si percepiscono le influenze di band come Black Sabbath, OutKast e Aaliyah. In questo panorama si inserisce “Do I Wanna Know?”, che scatena la fantasia dei fan e diventa subito il pezzo più rappresentativo degli Arctic Monkeys.