Henry William Dalgliesh Cavill, nato a Saint Helier, Regno Unito, nel 1983, lo conosciamo per aver ricoperto il ruolo di Superman. Attore britannico molto stimato, dopo esser divenuto popolare in patria, ha fatto il definitivo salto di carriera ottenendo la fama anche ad Hollywood.
L’uomo più sexy
Nel 2013 la rivista Glamour UK lo nominò l’uomo più sexy dell’anno. Nel 2020 è stato nominato secondo uomo più bello del mondo dopo Robert Pattinson. Inoltre Cavill è molto impegnato nella beneficenza sostenendo piccole associazioni umanitarie. Sono diversi i premi che l’attore ha vinto in carriera. Un CinEuphoria Awards nel 2019 come “Miglior attore non protagonista” per Mission: Impossible – Fallout e l’MTV Movie Awards del 2014 come “Miglior eroe” per L’uomo d’acciaio.
La carriera cinematografica di Henry Cavill
L’esordio ufficiale di Henry sul grande schermo risale al 2002, quando apparì in Montecristo di Kevin Reynolds. Nel 2005 recitò in Hellraiser: Hellworld (di Rick Bota), nel 2006 lavorò in Tristano e Isotta (di Kevin Reynolds) interpretando il personaggio di Melot. Nel 2007 venne scelto per interpretare il ruolo del cacciatore in Cappuccetto rosso (di Randal Kleiser). Recitò anche in Stardust, e negli anni successivi, ricoprì ruoli in Blood Creek (Joel Schumacher, 2009) ed in Basta che funzioni (Woody Allen, 2009). In seguito vestì i panni di Teseo in Immortals (Tarsem Singh, 2011) e recitò ne La fredda luce del giorno (Mabrouk El Mechri, 2012).
La svolta della sua carriera
Ad inizio 2011 arrivò il punto di svolta per la carriera dell’attore. Venne scelto da Warner Bros. per interpretare il personaggio di Superman nel reboot del franchise diretto da Zack Snyder intitolato L’uomo d’acciaio (Man of Steel). Dopo aver superato un’agguerrita schiera di rivali ai casting, Cavill fu il primo attore non americano ad ottenere questo prestigioso ruolo. Nel 2015 inoltre ha recitato nelle vesti dell’agente segreto Napoleon Solo in Operazione U.N.C.L.E. (di Guy Ritchie) al fianco di Armie Hammer.
Il ritorno a Superman
Nel 2016 è tornato a vestire il costume di Superman nel sequel Batman v Superman: Dawn of Justice (sempre di Zack Snyder). In questo caso l’Uomo Pipistrello fu interpretato da Ben Affleck, ed inoltre vi recitò anche Gal Gadot nei panni di Wonder Woman. I tre si sono ritrovati ancora l’anno dopo, nel 2017, sempre diretti da Zack Snyder, nel crossover Justice League. Questa volta erano affiancati pure da altri supereroi, tra i quali Aquaman di Jason Momoa. Negli ultimi anni ha infine recitato in: Castello di sabbia (Fernando Coimbra, 2017), Mission: Impossible – Fallout (Christopher McQuarrie, 2018) e Nomis (David Raymond, 2018).
Le occasioni mancate
Nel corso della propria carriera Hanry Cavill ha dovuto rinunciare a diverse parti importanti ed ambite. Nel 2004 era in lista per interpretare Superman in Superman Returns, ma il regista Bryan Singer scelse Brandon Routh come protagonista. Henry era anche in lista per interpretare il personaggio di Edward Cullen nel film Twilight. Infatti, Stephenie Meyer lo definì il “perfetto Edward”. Tuttavia per il tempo di produzione del film Cavill era troppo vecchio per interpretare il personaggio del vampiro adolescente. Nel 2005 Henry fu uno dei candidati per interpretare James Bond in Casino Royale, ma infine venne considerato troppo giovane e “un po’ paffutello” per il ruolo. In seguito a queste pesanti occasioni perse, nel numero di dicembre del 2005 la rivista Empire soprannominò Cavill come “lo sfortunato uomo di Hollywood”.
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La televisione: I Tudors e The Witcher
La prima vera ondata di popolarità Henry la ottenne nel 2007, quando acquisì la fama grazie alla serie tv I Tudors. Dal 2007 a l2010, per 4 stagioni e 38 episodi ricoprì il ruolo di Sir Charles Brandon, I duca di Suffolk. Infine dal 2019 è il protagonista della serie targata Netflix The Witcher, in cui interpreta lo strigo Geralt di Rivia. La serie è basata sulla celebre saga di romanzi e videogiochi, ed ha avuto un ottimo successo.