Divi & serie tv: tanti auguri a John Malkovich

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John Malkovich

John Gavin Malkovich è nato a Christopher, Illinois, nel 1953, e spegne oggi 66 candeline. Artista di calibro assoluto, è un attore, regista e produttore cinematografico e teatrale statunitense. Tra i diversi premi che si è aggiudicato in carriera ricordiamo l’Emmy come “Miglior attore non protagonista in una miniserie o film TV” vinto nel 1986 per Morte di un commesso viaggiatore.

La straordinaria carriera cinematografica di John Malkovich

Nato come attore teatrale, recitando con successo in tantissime pieces teatrali, debutta sul grande schermo nel 1984 con un ruolo in Le stagioni del cuore (di Robert Benton), per il quale viene subito nominato agli Oscar come “Miglior attore non protagonista”. Negli anni subito successivi recita in: Urla del silenzio (Roland Joffé, 1984), Lo zoo di vetro (Paul Newman, 1987), L’impero del sole (Steven Spielberg, 1987), Gli irriducibili (Gary Sinise, 1988), Le relazioni pericolose (Stephen Frears, 1988) ed in Il tè nel deserto (Bernardo Bertolucci, 1990).

Gli anni ’90

Ad inizio anni novanta recita in Ombre e nebbia (Woody Allen, 1992), Uomini e topi (Gary Sinise, 1992) e Nel centro del mirino (Wolfgang Petersen, 1993), per il quale viene nuovamente candidato agli Oscar come “Miglior attore non protagonista”. Nella seconda metà del decennio è tra i protagonisti in: Ritratto di signora (Jane Campion, 1996), Con Air (Simon West, 1997), La maschera di ferro (Randall Wallace, 1998), Essere John Malkovich (Spike Jonze, 1999; film in cui l’attore è protagonista a partire dal titolo, eccezion fatta per una lieve “variazione” di sé stesso, come indicato dal fatto che nel film il suo secondo nome è “Horatio”, invece del vero “Gavin”) ed in Giovanna d’Arco (Luc Besson, 1999; in cui interpreta il ruolo di Athos dei tre moschettieri).

John Malkovich negli anni 2000

Tra i tantissimi film in cui recita con ruoli primari, riguardo il primo decennio del nuovo millennio prende parte anche a: Johnny English (Peter Howitt, 2003), Guida galattica per autostoppisti (Garth Jennings, 2005), Eragon (Stefen Fangmeier, 2006), La leggenda di Beowulf (Robert Zemeckis, 2007), Changeling (Clint Eastwood, 2008), Burn After Reading – A prova di spia (Joel ed Ethan Coen, 2008), Jonah Hex (Jimmy Hayward, 2010) ed all’all-star cast Red (Robert Schwentke, 2010). Nell’ultimo decennio ha lavorato in: Transformers 3 (Michael Bay, 2011), Educazione siberiana (Gabriele Salvatores, 2013), Red 2 (fortunato sequel di Dean Parisot, 2013), Deepwater – Inferno sull’oceano (Peter Berg, 2016), Codice Unlocked (Michael Apted, 2017), Red Zone – 22 miglia di fuoco (Peter Berg, 2018), Bird Box (Susanne Bier, 2018) e Ted Bundy – Fascino criminale (Joe Berlinger, 2019), pellicola su Ted Bundy, serial killer statunitense autore di decine di omicidi ai danni di giovani ragazze negli anni settanta, uscito nel corso di quest’anno al cinema. Nel 2002 John ha debuttato come regista dietro la macchina da presa dirigendo due pellicole, prima il cortometraggio Hideous Man (che ha pure sceneggiato), e poi Danza di sangue – Dancer Upstairs, film che ha anche prodotto e recitato.

La televisione

Star di primo livello, tra i migliori interpreti in circolazione, John Malkovich ha debuttato a Broadway accanto a Dustin Hoffman in Morte di un commesso viaggiatore nel 1984; opera che l’anno seguente venne trasposta in un film TV (diretto da Volker Schlöndorff) per il quale l’attore vinse il prestigioso Premio Emmy. In seguito è stato prima tra i protagonisti dell’altro film TV RKO 281 – La vera storia di Quarto potere (Benjamin Ross, 1999), e poi tra quelli primari della miniserie televisiva in 4 puntate del 2000 I miserabili (diretta da Josée Dayan e basata sull’omonimo romanzo di Victor Hugo). Nel 2002 ha preso parte ad un’altra miniserie televisiva, anch’essa in 4 puntate, Napoléon (di Yves Simoneau), che ha narrato la vita dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte. Nel 2014 è stato poi protagonista della stagione unica della sfortunata serie di genere piratesco Crossbones (composta da 9 episodi), in cui ha interpretato il famigerato Edward “Barbanera” Teach.

Nel 2018 ha preso parte alla terza stagione dell’acclamata serie Billions col ruolo di Grigor Andolov, un potente gangster e magnate russo del petrolio; mentre nel 2018 ha recitato nelle 3 puntate della miniserie televisiva Agatha Christie – La serie infernale, in cui ha vestito i panni del celebre Hercule Poirot.

Infine da gennaio 2020 lo vedremo su Sky Atlantic come protagonista dell’attesissimo The New Pope, serie creata e diretta da Paolo Sorrentino e composta da 10 episodi, in cui interpreterà Papa Giovanni Paolo III, nato Sir John Brannox.

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