Dirty Honey: la nuova era dell’hard rock

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Dirty Honey

Suonano insieme dal 2017, ma solo di recente hanno pubblicato il loro primo album. I Dirty Honey irrompono sulla scena musicale e stuzzicano i palati dei rockettari incalliti e nostalgici.

Chi sono i Dirty Honey?

I Dirty Honey sono una rock band di Los Angeles. I componenti che ne fanno parte sono il cantante Marc Labelle, il chitarrista John Notto, il bassista Justin Smolian e il batterista Corey Coverstone. La band comincia suonando su Sunset Boulevard, per un pubblico di nemmeno un centinaio di fan. Poi Mark DiDia, veterano dell’industria discografica e amico della band, sente il singolo When I’m Gone e diventa il loro manager. Da quel momento in poi è tutta discesa: un EP e tante esibizioni a supporto di grandi star del rock. Nel 2019 aprono i concerti per gli Who e gli Alter Bridge. Agli di novembre, poi, la notizia che avrebbero supportato i Guns ‘n’ Roses nel loro Not in This Lifetime Tour.

Dirty Honey: il singolo When I’m Gone

Nel marzo 2019 i Dirty Honey producono il singolo When I’m Gone, che raggiunge la vetta della Billboard Mainstream Rock Songs. Il risultato è clamoroso: i quattro ragazzi sono la prima band senza contratto a raggiungere la vetta di una così prestigiosa classifica. Grazie a questo singolo, la band ottiene il tanto atteso successo. Voleranno poi in Australia, dove Nick DiDia registrerà il loro EP. Il sound della band è subito identificabile: una miscela esplosiva di hard rock e blues rock. Se si ascolta con attenzione, si trovano riferimenti a band come Aerosmith, Guns ’n’ Roses e Slash’s Snakepit.

California Dreamin’

Pezzi come Rolling 7s, Gypsy e California Dreamin’ sono una vera e propria rievocazione storica del rock anni ’70 e ’80. Nel videoclip di California Dreamin’, singolo che apre l’album Dirty Honey, il chitarrista John Notto ci delizia con un assolo nel mezzo del deserto. Una scena che ricorda quella del videoclip di November Rain, ballata dei Guns ‘n’ Roses, nella quale Slash esce da una chiesetta nel deserto e ci incanta con uno degli assolo di chitarra più belli della storia del rock.

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