Esce oggi, 12 dicembre, nei cinema il film Dio è donna e si chiama Petrunya, quinto lungometraggio della macedone Teona Strugar Mitevska, dopo How I Killed a Saint, I am from Titov Veles e The Woman Who Brushed Off Her Tears.
La storia
Petrunija è una donna di 32 anni, laureata in storia, che vive nella cittadina macedone di Štip e non ha un’occupazione. Rientrando verso casa dopo un colloquio di lavoro andato male, si ferma ad assistere a una cerimonia ortodossa per le strade. Il rituale prevede che il prete getti una piccola croce nel fiume e che gli uomini si precipitino a recuperarla. Petrunija, vedendo che nessuno raggiunge l’oggetto sacro e si tuffa e lo recupera. Il suo gesto viene filmato e diventa virale. La protagonista è invitata ripetutamente a riconsegnare la croce recuperata dalle acque e accusata di averla “rubata” in quanto donna.
Con questo film la regista attacca il maschilismo della società e le abitudini più che alle usanze.
Il cast
I personaggi principali del film sono interpretati da: Zorica Nusheva, nel ruolo di Petrunija; Labina Mitevska, la giornalista reporter che segue il caso di Petrunija; Simeon Moni Damevski, l’ispettore capo di polizia che accusa Petrunija; Suad Begovski, il prete; Stefan Vujisic, l’ufficiale Darko; Violeta Sapkovska, la madre; Petar Mircevski, Stoyan; Andrijana Kolevska, Blagica; Nikola Kumev, l’ufficiale Vasko, Bajrush Mjaku, l’accusatore.