Durante la prima puntata del 70° Festival di Sanremo, in onda il 4 febbraio 2020, Diletta Leotta ha tenuto un monologo apparentemente sul tempo.
Apre affermando che il suo aspetto non è un fattore secondario e conclude ancora sullo stesso tema. In mezzo un dialogo, a senso unico, con la nonna 85enne, seduta in prima fila, silenziosa e sorridente. Un dialogo sul tempo, su come sia un elemento che a molti fa paura, che “fa lo sgambetto a tutti”. Un dialogo che è una riflessione su quanto la bellezza sia una cosa che passa, e che apparentemente interessa a pochi, ma in realtà è la prima cosa che tutti guardano. Altrimenti, conclude “col cavolo che ero qui”.
“Sono bellissima, ma sapete la bellezza capita, non è un merito. Certo può essere un vantaggio, altrimenti col cavolo che sarei qui, starete pensando. Sono una conduttrice sportiva, ma sarei ipocrita se dicessi che il mio aspetto sia qualcosa di secondario. La bellezza è un peso che col tempo può farti inciampare se non la sai portare”.
Mia nonna Elena a 85 anni è ancora pazzesca. In tutto questo tuo lunghissimo tempo tu sei riuscita a riempirti le tasche di mille storie da raccontare, ma con il tempo hai lasciato dietro di te la tua bellezza che faceva girare ogni uomo. Il tempo fa lo sgambetto a tutti, me lo hai insegnato tu. Con i ltempo inevitabilmente quella bellezza viene meno, noi vorremmo evitare il tempo, ma questa sera vorrei fare un esperimento, per capire che effetto farà su di me. Mia nonna resta bellissima perché è vero che il tempo passa per tutti, ma non per tutti allo stesso modo. Lei mi ha insegnato a saper portare la bellezza, ad essere diversamente bella: a studiare, sforzarsi per trovare un lavoro e poi anche l’amore.”
Con un effetto morfing la foto della Leotta oggi si trasforma e arriva fino al 2076 mostrando una Leotta ancora riconoscibile ma con i capelli bianchi.
“Nel 2076, quando avrò l’età di mia nonna, sarò felice? A qualsiasi età ogni giorno che viviamo è un regalo. Quello che ho capito è che non ho paura, e questo lo devo a te nonna. Grazie”.
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