Che cosa rende un album indimenticabile? La musica, sicuramente. Ma non bisogna sottovalutare neanche l’impatto della cover. Le copertine di dischi, spesso, sono vere e proprie opere d’arte, tanto quanto il loro contenuto.
Quali sono le copertine di dischi più iconiche di sempre?
Non è facile stilare una classifica delle copertine di dischi più iconiche della storia della musica. Non si tratta di un fattore puramente estetico: la cover di un album musicale dovrebbe avere un impatto visivo forte e immediato, ma anche restare impressa a lungo nella mente degli appassionati. Ecco dunque 30 copertine di dischi che sono riuscite in questa impresa.
30. The Strokes – Is This It
La cover dell’album d’esordio dei The Strokes raffigura il dettaglio di una donna che si accarezza il sedere con la mano fasciata in un guanto nero. Si tratta della fidanzata del fotografo Colin Lane che, vedendola uscire dalla doccia, fu colto da un’improvvisa ispirazione e le chiese di posare per lui. Una foto nata per caso, quindi, ma destinata a diventare iconica.
29. The Notorius B.I.G. – Ready To Die
Biggie Smalls scelse un bambino che gli assomigliasse per la copertina del suo album. Un’immagine rappresentativa del contenuto autobiografico del disco.
28. David Bowie – Aladdin Sane
Quando si sente il nome di David Bowie, probabilmente la prima immagine che viene in mente è proprio questa copertina. Indubbiamente si tratta di una delle foto più iconiche e riconoscibili dell’artista.
27. Nas – Illmatic
Un primo piano dell’artista da bambino, sovrapposto ad un paesaggio urbano deserto. Un’immagine dal forte impatto visivo, che anticipa al primo sguardo i contenuti dell’album.
26. Kate Bush – The Dreaming
Per il primo album prodotto interamente da sola, Kate Bush scelse una cover molto particolare. Nella foto, l’artista veste i panni di Bess Houdini, moglie del celeberrimo Harry Houdini, nell’atto di baciare il marito per passargli la chiave che tiene nascosta in bocca.
25. Oasis – Definitely Maybe
Ispirata ad una raccolta Greatest Hits dei Beatles, la foto ritrae i membri della band nel salotto della casa di Paul Arthurs, il chitarrista ritmico. Nella foto, sono riconoscibili alcuni oggetti che rivestivano un particolare significato per ciascun membro del gruppo: una TV che trasmette il film Il buono, il brutto e il cattivo, il preferito di Noel Gallagher. Una foto di Rodney Marsh, giocatore nel Manchester City, la squadra del cuore di Paul McGuigan. Un poster del cantante Burt Bacharach e un fenicottero.
24. Rolling Stones – Sticky Fingers
Opera nientemeno che di Andy Warhol, nel 2003 questa provocatoria cover è stata eletta “La migliore copertina d’album di sempre” dal canale televisivo USA VH1.
23. Miles Davis – Bitches Brew
Per questa copertina, Miles Davis ingaggiò l’artista Mati Klarwein, a cui commissionò un’immagine incentrata sulla dualità, e che al tempo stesso richiamasse le atmosfere africane del disco. Il risultato è un vero e proprio quadro pop-surrealista.
22. AC/DC – Back in Black
Un design minimale per una copertina destinata a entrare nella storia. Il logo della band si staglia su di uno sfondo completamente nero, in segno di lutto per la morte del cantante Bon Scott.
21. Blondie – Parallel Lines
Scattata dal fotografo Edo Bertoglio, questa copertina fu inizialmente rifiutata dalla band. In seguito, fu il loro manager, Peter Leeds, a sceglierla. Mai scelta fu più azzeccata: la cover era destinata a diventare iconica.
20. Bob Dylan – The Freewheelin’ Bob Dylan
Bob Dylan passeggia tenendo a braccetto Suze Rotolo, la sua fidanzata dell’epoca. La foto fu scattata all’angolo tra Jones Street e la West 4th Street nel Greenwich Village, a New York. La coppia è evidentemente infreddolita, tanto che Suze Rotolo, condividendo il suo ricordo dello scatto in un’intervista pubblicata sul New York Times, disse: <<Indossavo un maglione, e in più avevo preso in prestito uno dei suoi, grandi e voluminosi. Per di più, avevo messo un cappotto. Ogni volta che guardo quella foto, penso di sembrare grassa!>>.
19. Led Zeppelin – Led Zeppelin
Una cover di grandissimo impatto, che raffigura un fotogramma della ripresa del disastro che vide protagonista il dirigibile Zeppelin tedesco LZ 129 Hindenburg. Nell’incidente, morirono 35 delle 97 persone a bordo del dirigibile. Naturalmente, l’immagine scatenò delle polemiche, che non fecero che contribuire alla fama del gruppo.
18. Sex Pistols – Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols
La scelta di inserire il termine bollocks, traducibile con stronzate o coglioni, nel titolo dell’album, valse alla band una formale accusa di oscenità e un’implacabile censura. Il disco e la sua copertina l’ebbero vinta su entrambi, e adesso sono diventati iconici.
17. The Roots – Things Fall Apart
Inizialmente, e per un breve periodo di tempo, questo disco fu disponibile sul mercato con 5 copertine diverse. Ciascuna di essere rappresentava un evento catastrofico o drammatico dell’epoca moderna. Un bambino che piange davanti alle rovine di Shangai, durante la Seconda Guerra Mondiale. Una chiesa distrutta da un incendio. Una bimba somala in lacrime. Il cadavere di un boss mafioso assassinato. E alcune persone nere che fuggono dalla polizia durante i movimenti per i diritti civili degli afroamericani, negli anni ’60. Quest’ultima foto venne poi scelta come sola copertina ufficiale dell’album.
16. Pink Floyd – Wish You Were Here
Tutte le copertine di dischi dei Pink Floyd sono iconiche: è davvero difficile sceglierne una. Questa, poi, ha una storia particolare: Ronnie Rondell Junior, uno dei due stuntmen che posarono per la foto, si bruciò baffi e sopracciglia a causa del forte vento che spinse le fiamme verso di lui.
15. Fleetwood Mac – Rumours
Solo due dei cinque membri della band compaiono sulla copertina di questo disco, ma le loro gambe intrecciate rappresentano l’intreccio tra tutti i membri del gruppo.
14. Yeah Yeah Yeahs – It’s Blitz!
Una mano femminile schiaccia un uovo, simbolo di fertilità. Un’immagine semplice, ma di grande impatto.
13. Madonna – True Blue
Scattata dal celelbre fotografo Herb Ritts, che in seguito lavorò ad altre cover per Madonna, questa immagine è ispirata alla pop art di Andy Warhol e all’iconografia di Marilyn Monroe, idolo della cantante. Si tratta sicuramente di una delle immagini più riconoscibili di questa artista.
12. The Clash – London Calling
La grafica è un omaggio a Elvis Presley, mentre la foto immortala Paul Simonon mentre spacca il proprio basso sul palco: un connubio tra il lato classico e quello eccessivo del rock.
11. Elvis Presley – Elvis Presley
E, a proposito di Elvis, ecco la copertina dell’album che diede origine al mito.
10. N.W.A. – Straight Outta Compton
Sei ragazzi fissano lo spettatore, idealmente sdraiato in terra, mentre uno di loro punta una pistola. A scattare la foto fu Eric Poppleton, appena diplomato alla scuola d’arte, e che in seguito continuò a lavorare alle copertine per la band.
9. Bruce Springsteen – Born In The U.S.A.
Scattata da Annie Leibowitz, la foto ritrae l’artista di spalle, in blue jeans consumati e maglietta bianca. Scherzando, Bruce raccontò: <<Abbiamo scattato un sacco di foto diverse. Alla fine, la foto del mio culo ci è sembrata migliore della foto della mia faccia>>.
8. The Ramones – The Ramones
A volte, le copertine di dischi più semplici sono le più incisive. Questa ritrae i membri della band addossati a un muro di mattoni, con addosso jeans e giacche di pelle, e occhiali scuri o frange a nasconderne gli sguardi.
7. The Beatles – Abbey Road
Una delle copertine di dischi più riconoscibili di sempre, resa ancor più popolare dalle leggende metropolitane che la vedono protagonista. Di vero c’è che, per scattare la foto, la band e il fotografo, Iain McMillan, ebbero a disposizione soltanto 10 minuti, mentre un agente di polizia bloccava il traffico.
6. Grace Jones – Island Life
Se pensate che la foto assunta dall’artista in questa foto sia impossibile…avete ragione! Si tratta infatti di un’immagine ottenuta partendo da una serie di scatti in posizioni diverse.
5. The Velvet Underground & Nico – The Velvet Underground & Nico
Un’ altra copertina firmata da Andy Warhol. La rivista di critica musicale Rolling Stone l’ha inserita al decimo posto tra le 100 migliori copertine della storia della musica.
4. Joy Division – Unknown Pleasures
Realizzata dal grafico della Factory Records, Peter Saville, la copertina di quest’album rappresenta una serie di onde elettromagnetiche generate dalla pulsar CP 1919, ma a colori invertiti. C’è qualcosa di ipnotico nelle onde, che ben si sposa con il titolo del disco e con il suo contenuto.
3. Nirvana – Nevermind
Una delle copertine di dischi più riconoscibili di tutti i tempi rappresenta un bebè che nuota osservando una banconota galleggiante. L’immagine è una critica all’ossessione della società occidentale della ricchezza e al modo in cui questa ossessione viene trasmessa alle nuove generazioni. Inizialmente, si pensò di censurare i genitali del bambino nella foto. Ma, quando Kurt Cobain propose di applicare la censura tramite un adesivo che recitasse “Se questo ti offende, devi essere un pedofilo”, si decise di lasciar perdere.
2. The Beatles – Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band
Ci sono ben 88 personaggi raffigurati su questa sorprendente copertina. Tra di essi, oltre ai quattro membri della band, possiamo scorgere Tony Curtis, Marilyn Monroe, Aubrey Beardsley, Oscar Wilde, e perfino Adolf Hitler. Impossibile trovarli tutti.
1. Patti Smith – Horses
A volte, il soggetto basta da solo a rendere iconica una fotografia. È il caso di questa immagine di Patti Smith in camicia bianca, che la critica Camille Paglia definì “La più grande fotografia mai scattata a una donna”.