Il 1° agosto del 1971, l’idea di un concerto per il Bangladesh diventava realtà.
Concerto per il Bangladesh: cos’è?
Il concerto di beneficenza per il Bangladesh si svolse al Madison Square Garden di New York il 1° agosto 1971. Viene a ragione considerato, per l’impegno profuso e il forte coinvolgimento, il quarto album della carriera solista di George Harrison. Co-prodotto da Phil Spector con la sua caratteristica tecnica detta “Wall of Sound”, diventò un successo commerciale e di critica, salendo in vetta alle classifiche in molte nazioni, e si aggiudicò il Grammy Award come album dell’anno nel 1973. I ricavi delle vendite dell’album continuano ancora adesso ad andare alla George Harrison Fund, fondazione con il patrocinio dell’UNICEF, che nel 2011 raccolse 1.2 milioni di dollari.
Concerto per il Bangladesh: l’idea di George Harrison
George Harrison amava l’India. Fu il primo al mondo a inserire un sitar nella canzone Norwegian Wood. Quando scoppiò la guerra tra Bangladesh e Pakistan, una tremenda carestia colpì la popolazione. Il sitarista Ravi Shankar pregò allora Harrison di fare qualcosa e il beatle organizzò il Concerto per il Bangladesh in sole cinque settimane. Un centinaio di milioni di dollari andarono agli affamati grazie agli incassi di biglietti, dischi e film. George Harrison riuscì a riportare Bob Dylan su un palco degli States dopo cinque anni di assenze. Erano presenti anche gli altri Beatles. Lennon si esibì con Yoko Ono, Paul suonò il suo basso e Ringo Starr prese posto alla batteria. C’era persino Eric Clapton alla chitarra solista.
I benefit concert
Harrison fece qualcosa di grandioso e inaspettato. Quello del Bangladesh fu il primo benefit concert. Dopo quello del Madison Square Garden, i concerti di beneficenza si sono moltiplicati. Tra tutti ricordiamo il celebre Live Aid, che riunì artisti come Queen, Guns N’ Roses, Who, Elton John e tanti altri sul palco del Wembley Stadium.