Concert hour è ormai diventato da qualche tempo l’appuntamento on demand fisso per tutti gli appassionati di musica classica.
Il viaggio attraverso il mondo della musica è condotto da Rick Fulkner che, insieme ai musicisti, è disponibile ad approfondire gli argomenti della settimana.
Follia musicale e suppliche dei fedeli sono i temi indagati attraverso le composizioni di epoca barocca e i canti gregoriani.
Follia: prima parte del concert hour
La follia è un’antica forma musicale basata su un tema melodico su cui l’esecutore può improvvisare, dando prova di grande virtuosismo. La “folia” secentesca ebbe una grande diffusione tra i compositori italiani. Tra questi il napoletano, Andrea Falconieri, che rese popolari i ritmi di danza della follia. Ben presto il genere musicale, coinvolgente e vivace, si diffusa a Roma e a Venezia sino ad arrivare nell’Europa centrale.
Tarquinio Merula, giovane organista e compositore di Cremona, usò il ritmo ossessivo della follia in canzoni come “Folle è ben chi si crede”. Così George Frideric Handel in “Mi palpita il cor” raccontò la rabbia derivante dai sentimenti d’amore non ricambiati.
Il programma sul tema della follia è stato scelto dalla flautista Dorothee Oberlinger, che è anche docente presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. Inoltre è stata nominata strumentista dell’anno agli Opus Classic Awards.
Programma per il tema musicale della follia
Andrea Falconieri, “Folias” per flauto dolce, violino e basso continuo.
Tarquinio Merula, “Folle è ben chi si crede”.
Arcangelo Corelli, “Sonata in F Major, op. 5, No. 10”.
George Frideric Handel, “Mi palpita il cor: cantata HWV 132c”.
Carl Philipp Emanuel Bach, “Folia” per clavicembalo.
Musicisti: Dorothee Oberlinger, flauto dolce; Dmitry Sinkovsky, violino; Marco Testori, violoncello; Florian Birsak, clavicembalo.
Registrato da Deutschlandfunk nella basilica di Knechtsteden il 19 September 2020.
Donne che hanno sofferto per la loro fede: seconda parte del concert hour
Una delle tradizioni del monastero benedettino di San Giorgio a Praga è quella di venerare le donne che sono state perseguitate per non avere abiurato la loro fede cristiana. I canti gregoriani a più voci, eseguiti dalla Tiburtina Ensemble diretta da Barbora Kabatkova, raccontano la sofferenza e le pene in nome dell’incrollabile credo.
La seconda parte del concert hour s’intitola simbolicamente “Flos inter spinas” per evocare l’immagine delle donne di fede del III secolo.
Programma della seconda parte del concerto
Canto gregoriano dalla Tiburtina di Praga: “Responsorio Filiae Iherusalem” e “Motet Ave, beatissima civitas”, “Ave, Maria”, “Ave, maris stella”.
Musica per Santa Caterina: “Invitatorio Adoretur virginum rex”; “Lezione di Sancta Catherina”, “Mottetto Salve, virgo, Katherina”; “Sicut solis radium”; “Hec dies; “Hymn Ave, gemma claritatis”.
Musica per Santa Barbara: “Lezione di Sancta Barbara”; “Responsorio Piscinam lavacri”; “Motet Ave, virgo regia”; “Ave, plena gracie”; “Fiat”; “Antiphony Super Magnificat Dulci voce resonet”; “Canticum BMV”; “Assolo di arpa”.
Musica per Santa Margherita: “Responsorium Sancta Margareta”; “Antifonia Sanctum nomen domini”; “Moteto Ave, virgo”; Ave, gloriosa”; “Domino”.
Concerto eseguito dalla Tiburtina Ensemble; Barbora Kabatkova , direttore d’orchestra.
Registrato da Radio Deutschlandfunk , Colonia (DLF) nella Basilica di Knechtsteden il 24 settembre 2020.