Claudio Baglioni sarà in concerto a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna presso Unipol Arena il 13 novembre 2018. Terminato da pochissimo il tour estratto dalla trasmissione televisiva “Capitani Coraggiosi” con Gianni Morandi e prodotta dall’indimenticato Didi Ballandi, tra un Sanremo e l’altro il cantautore romano si rilasserà prendendosi un periodo di concerti. Complimenti a questo campione della musica italiana che a sessantasette anni conserva sempre una grandissima forma. Il lavoro che mi ha appassionato maggiormente è stato la “La vita è adesso”. Questo è il progetto discografico più venduto in Italia fino al 2018. registrato e realizzato in Inghilterra con musicisti inglesi nati negli anni ’50. Per la batteria furono scritturati: Pete Van Hooke, Brett e Morgan Stuart Elliott già batterista di Alan Parsons Project. Mo Foster al basso che in coda al primo brano, delizia l’ascoltatore con un bellissimo assolo slappato. “A Baglioni piace così”: “Parole dolci scritte dentro le bottiglie lanciate dalle ragazze sui tram” ma sempre con tiro bello gruvoso! Come faceva a predire che le ragazze sui tram nel 1985 lanciavano messaggi che non esistevano ne smartphone e cellulari? La seconda traccia parte con un bel riff di chitarra dell’esperto Phil Palmer (presto in concerto a Bologna con il progetto Dire Straits Legacy). “L’amico e domani” e come recita il testo: volando dietro un pallone, aspettando l’auto. Con un ritornello che trasforma il brano in ascolto virale. In questo brano compaiono i primi archi della London Symphony Orchestra. Poi saltellando di ritornelloin ritornello la melodia si alza e Baglioni tocca note molto alte e difficilmente riproducibili. “Noi domani andremo un pò più in fretta!” e qua vi è un’altra predizione da sfera di cristallo.
Nella terza traccia “Uomini persi” con il piano e una voce sommessa, l’ascoltatore accende le candele, tutto diventa molto poetico. Con grande capacità e sapienza appare la bacchetta del Maestro Celso Valli mentre i violini riempiono gli spazi e l’atmosfera diventa quasi magica. Poi parte il brano che celebra l’opera: “La vita è adesso” ed inizia con un giro di basso in risposta al piano lasciando silenzi da ascoltare. “Sei tu che porterai il tuo amore per cento e mille strade!” e “Imparerai che per morire ti basterà un tramonto”. Poi tutto torna tenero e delicato, con suoni sintetizzati di Hans Zimmer, per raccontarci a brandelli la vita: “dando una schicchera alla sigaretta mentre la ragazzina sembra appesa a un pallocino” e mentre si vola e quasi si possono immaginare queste storie come un film ci racconta: “Tutto il calcio minuto per minuto” Nella parte finale di questo brano c’è il giusto tributo a uno dei più grandi arrangiatori e Maestri d’orchesta italiano e bolognese: Celso Valli che dirige la London Symphony Orchestra ed emerge il Made in Italy e succede proprio nella parte centrale dell’opera, un motivo per cui ho scelto di scerivere di questo progetto.
Claudio Baglioni – La vita è adesso
Si sentono sfumare gli archi che rispondono al canto con un vocalizzo interminabile che Baglioni riproporrà sempre nei live. Poi il metronomo si velocizza con “Andiamo a casa” e incita ad andare lontano con un passo sempre più svelto e cercare qualcuno tra gli amori smarriti mentre tra le tracce suonano gli altri musici Jess Bailey, Trevor Bastow, Nick Glennie Smith, al pianoforte e tastiera Paul Keogh alla chitarra acustica, Frank Ricotti alle percussioni. “Amori in corso” è un altro brano molto importante non solo nella melodia ma anche per l’arrangiamento e la coda di oltre un minuto ci fa intuire di cosa si potrebbe fare con gli archi di un’orchestra. Note di archi che si ripresentano su “E adesso la pubblicità” e ogni cosa è già un ricordo liso. “Ma che giorno è tutti i giorni” come al solito porta sempre il ritornello all’ascolto virale per la maestria della costruzione, precedendo uno dei pochi assoli dell’opera ma non perchè “è quasi un secolo di noia … ma per un attimo di gioia”. Poi c’è un brano di passaggio “Un Treno per Dove” che grazie all’arragiamento ha degli incisi che attirano l’attenzione e poche note ci fanno sentire un suono tipo Hammond. Con un’opera pensata anche per i live, termina con “Notte di note, note di notte”. Dalle prime note si capisce che sarà un brano che il pubblico canterà durante i concerti con vocalizzi da oltre un minuto che anticipano un ritornello emozionante con una coda di oltre due minuti. Aprendo il vinile si può ammirare un meraviglioso panorama di Roma.
Siamo tutti curiosi di riascoltare i brani ancora una volta il 13 novembre 2018.
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