Chernobyl, Quinto appuntamento: Il processo

L'ultima puntata della serie tv del momento.

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Questa sera è adata in onda la quinta ed ultima puntata di Chernobyl.
Fino ad ora la serie si è incentrata sugli immediati avvenimenti post esplosione e, ovviamente, su ciò che accadde nei giorni successivi compreso il reclutamento dei civili.

Trama del quinto episodio della serie Chernobyl: Vichnaya Pamyat

E’ ormai passato quasi un anno da quando, la centrale nucleare di Chernobyl, è esplosa condizionando le vite di migliaia di persone.
Inizia il processo ai tre imputati Bryukhanov, Dyatlov e Fomin, dall’altra parte abbiamo dei testimoni, Valerij Legasof, Boris e Ulana, altrettanto importanti che, correndo rischiando la loro vita, pestando anche i piedi del KGB, sono riusciti a portare davanti al giudice le varie testimonianze.

Chernobyl: il processo
immagine di repertorio di Bryukhanov, Dyatlov e Fomin

Dyatlov farà di tutto per sbugiardare la testimonianza del giovane scienziato poco più che ventenne che, prima di morire, raccontò ogni cosa di quel che accadde poco prima dell’esplosione. Lo farà in modo maldestro, nessuno gli crederà, verrà messo a tacere dalla scienziata Ulana Khomyuk .

Visualizza immagine di origine

Valerij Legasof sarà il protagonista di questa puntata ora più che mai. La sua testimonianza sarà determinante per le sorti dei tre imputati. Tentennerà, il giudice sta per chiudere la seduta ma, Boris Shcherbina, imporrà alla corte di far terminare lo scienziato, di farlo parlare fino alla fine.

Sarà una lunga battaglia, ripercorrere quei momenti sarà molto doloroso ma, alla fine, la giustizia avrà la sua parte.

La serie termina con una serie di riferimenti storici, con le foto dei vari protagonisti e di ciò che è accaduto loro nei mesi/anni successivi.

Nel giorno del secondo anniversario del disastro, Legasov si suicidò impiccandosi alla ringhiera delle scale della sua abitazione. Prima di uccidersi, egli registrò personalmente una cassetta audio nella quale rivelava tutti i fatti relativi alla catastrofe che gli era stato impedito di rivelare. Secondo un’analisi dei nastri è emerso chiaramente come, Legasov, avesse ricevuto pesanti censure da parte del governo sovietico, il quale sapeva già ben prima del disastro che la struttura appariva in più punti difettosa.
Nel 1996, per il decennale della tragedia, il presidente russo Boris Eltsin insignì Legasof il titolo di eroe della federazione russa.

Chernobyl: legasov durante il processo
Valerij Legasov nella serie tv

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