Chernobyl è una serie tanto attesa e che non ha disatteso le aspettative.
Questa prima puntata è tanto intensa e angosciante, quanto bella e, in alcuni momenti, solenne. Una fiction realizzata ad arte, ottima la fotografia che ricrea le atmosfere così verosimili da da scatenare una serie di emozioni contrastanti.
L’inizio di tutto
L’esplosione, fatto passare per un semplice incendio, l’insabbiamento, il non riconoscere quale fosse il reale pericolo e le persone. Qualcosa nella centrale nucleare non va, il capo responsavile non vuol vedere, non vuole ammettere che premere quel tasto sia stato un errore. Non ammette che quel tasto ha scatenato l’esplosione. Si tenta il tutto e per tutto ma non c’è nulla da fare, l’incendio divanpa, ormai la grafite è uscita allo scoperto, e vuol dire solo una cosa.
Una serie di comportamenti porteranno alla condanna di migliaia di persone.
Seppure questa è una serie tv, con una storia parallela che romanza un pò il tutto, è stata realizzata con una sobrietà ed una delicatezza tale da non essere disturbante.
Una delle scene più solenni é quando, la popolazione, si ritrovano in strada, di notte e un’inquadratura laterale riprende il volti delle persone, occhi chiusi, un venticello che scompiglio i capelli e scopre i volti, e queste micro particelle che l’investono. L’effetto slow motion rende la solennità del momento, l’istante in cui tutti vengono contaminati. Brividi.
Seguendo la versione americana (linguaggio originale con sottotitoli) bisogna ammettere che gli interpreti son stati davvero molto bravi. Recitazione spigliata, emozionante, fluida e coinvolgente.
E’ una serie che ti cattura, ti trasporta al di la del monitor ed è come se ti facesse sentire parte di quel disastro in prima persona.
Nella prossima puntata ci sarà la presenza di qualche esponente politico dell’ex URSS (all’epoca gli stati erano ancora uniti).
ppuntamento ogni lunedì alle 21:15 su Sky Atlantic ed in streaming su Now Tv.