Can’t Help Thinking About Me di David Bowie compie oggi 54 anni

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A portrait taken on May 13, 1983 shows British singer David Bowie during a press conference at the 36th Cannes Film Festival. He is the main actor in Nagisa Oshima's film "Furyo (Merry christmas Mr. Lawrence)", official selection in Cannes. He is also with French actress Catherine Deneuve maina ctor in Tony Scott's film "The hunger" presented out competition at the festival. AFP PHOTO RALPH GATTI (Photo credit should read RALPH GATTI/AFP/Getty Images)

Ripercorriamo brevemente la genesi del primo singolo del cantante inglese

Personaggi istrionici e camaleontici nella storia della musica, sia colta si pop, ce ne sono stati in notevole quantità, e tra coloro la figura di David Bowie ha bisogno di ben poche presentazioni. Fatto è che il 14 gennaio 1966, ovvero 54 anni fa esatti, usciva il primo singolo pubblicato dal «Duca bianco» con il proprio nome d’arte (il cantante nacque con il nome di David Robert Jones, solo in seguito modificato come Bowie), inciso con i Lower Third e chiamato Can’t Help Thinking About Me. La canzone è squisitamente autobiografica, contestualizzata nel periodo in cui il cantante inglese visse a Sydenham, un distretto di Londra posto a sud-est della capitale britannica, e si tratta del primo 45 giri di Bowie pubblicato negli Stati Uniti nonché il primo a contenere il cognome “Bowie” nei credits, ovvero come autore effettivo. La canzone fu registrata in 15 giorni dopo che l’allora diciottenne Bowie ebbe firmato un contratto con la Pye Records come “David Bowie with the Lower Third”, gruppo a cui Bowie si era unito nel 1963; la firma del contratto avvenne il 25 Novembre 1965 grazie all’intermediazione di Tony Hatch, autore e produttore di successo che si sedette dietro al mixer per la realizzazione del singolo. Hatch propose Bowie alla Pye a seguito dell’ascolto di due demo, contenenti la stessa Can’t Help Thinking About Me e Now You’ve Met The London Boys, proposti a Hatch dall’allora manager di Bowie Ralph Horton. Sia il singolo d’apertura che il “lato B” (And I Say To Myself) vennero registrati nei sotterranei degli uffici della Pye a Great Cumberland Place (vicino a Marble Arch in Central London) il 10 Dicembre 1965. Hatch, oltre a occuparsi della produzione, suonò anche il piano e partecipò alle seconde voci insieme ai componenti dei Lower Third.

La promo launching del singolo fu effettuata dalla Pye Records il 6 gennaio del 1966 al The Gaiety Bar di Bayswater; il pranzo servito durante l’evento di promozione fu finanziato dall’uomo d’affari Raymond Cook secondo accordi presi con la casa discografica, la quale comunque impiegò diversi anni a restituire la somma ricevuta. In mezzo agli invitati al party di quella sera era presente anche Alfred Lennon, padre del ben più famoso John, il quale viene ricordato come soventemente alterato dagli alcolici durante l’intero svolgimento dell’evento e dedito a chiedere a ripetizione a tutti i presenti: «Ma voi avete idea di chi sono io? ». Can’t Help Thinking About Me fu pubblicato in via ufficiale venerdì 14 gennaio, e pubblicato il maggio successivo negli Stati Uniti sotto la Warner Bros. Nonostante il lancio del singolo fosse già avvenuto, il 28 gennaio i Lower Third si separarono da Bowie a causa di divergenze di natura finanziaria in merito alle paghe elargite a loro dire in maniera non equa da Ralph Horton: ritenendo Bowie non solidale con la loro posizione nella disputa, Graham Rivers, Phil Lancaster e Dennis Taylor terminarono la loro collaborazione di breve durata con il giovane cantante e se ne andarono in maniera molto riluttante poche settimane dopo il contratto firmato con la Pye Records. Una situazione analoga si sarebbe presentata a Bowie sette anni dopo con il gruppo dei Spider From Mars e il nuovo manager Tony DeFris.

Etichetta interna del 45 giri dei Can’t Help Thinking About Me.

Nonostante fosse stato ben apprezzato dalla critica dell’epoca, il singolo fallì da un punto di vista di vendite sia nella UK che nella US chart; dopo aver suonato la canzone dal vivo in diverse esibizioni dopo il 1966 con la nuova band “Buzz At The Marquee”, Can’t Help Thinking About Me visse una resurrezione vera e propria nel 1999 con conseguenti numerose esibizioni live, oltre ad apparire nel programma VH1 Storytellers. Proprio in questo programma Bowie, prima di accingersi a cantare la canzone, spiegò che la canzone a suo avviso rappresentava “a beautiful piece of solipsism”, dicendo anche agli spettatori come la canzone contenesse a suo avviso alcuni dei peggiori versi da lui scritti. Dichiarò in merito: «I actually have to sing this…’My girl calls my name “Hi Dave”, Drop in, Come Back, See you around if you’re this way again’».

Il singolo è oggi molto ricercato dai collezionisti di vinile per via della sua rarità, tanto che una copia della pubblicazione originale inglese può arrivare a costare 600 sterline, mentre le copie demo destinate sia al mercato inglese che quello americano possono arrivare anche ad una cifra di 1000 sterline. Il singolo è stato realizzato in nuove pubblicazioni numerose volte a partire dal 1973, principalmente a seguito dell’enorme successo artistico del suo autore, e in quello che è il suo cinquantaquattresimo anniversario non ci resta che riascoltarlo con grande interesse e passione.

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