Forse l’ultima grande popstar, una diva senza fronzoli quanto senza pretese. È colei che ha fatto ballare il mondo in uno dei suoi anni meno vivaci. Dua Lipa festeggia il suo venticinquesimo compleanno: e pensare che cinque anni fa era solamente una delle tante nuove promesse…
Buon compleanno, Dua Lipa
La carriera di Dua Lipa è ormai quinquennale. Rileggiamo tutti assieme questa frase e rimaniamo a bocca aperta. Sembra davvero ieri che la giovane di Londra è entrata nelle classifiche, con una traccia – Be The One – di cui ancora nessuno sapeva cosa fare. Quella che oggi è una delle star più amate dell’anno, forse degli ultimi anni, ha iniziato letteralmente dal nulla. Ha corso, come spesso accade, il rischio di scomparire nell’oblio. Ma Dua Lipa ce l’ha fatta, e dopo cinque anni di hit, trionfi, applausi e due meritatissimi Grammy Awards si capisce senza dubbio perché. Ritorniamo allora alle origini in occasione del suo compleanno: Dua Lipa, non si dimentichi, è iniziata dal basso.
L’ascesa di Dua Lipa avviene come su per una cascata. Un passo alla volta, un guizzo alla volta – un singolo alla volta, di solito sleeper hit. Per ricordare a tutti che una volta è un caso, due volte è una coincidenza, ma cinque è una star confermata. Troye Sivan se la porta in tour come opening act per il suo Suburbia Tour, e l’anno dopo la chiamano i Coldplay. Con influenze come Katy Perry, Nelly Furtado, Gwen Stefani e gli Outkast, il suo album autotitolato del 2017 è tra i più acclamati dell’anno. Si classifica nono tra i migliori album pop secondo Rolling Stone. La sua voce profonda e il canto rilassato sono una boccata d’aria fresca in un anno dominato dalla trap, dall’alternativa, con mode incerte. Persino popstar di primo piano come Justin Timberlake, Katy Perry e Taylor Swift traballano con album imperfetti e bocciati dalla critica. Dua Lipa no. E piace.
Gli anni dell’ascesa
Piace così tanto da diventare in breve la cantante pop per tutti, e davvero tutti. Piace al pubblico mainstream, quello che vuole solo ascoltare una canzone orecchiabile, o che il pop lo ascolta solo agli speaker del centro commerciale. E piace anche al pubblico giovanile delle giovani dive Disney, al pubblico del pop alternativo sempre in crescita. Si notano da subito le similitudini tra New Rules e l’iconica How To Be A Heartbreaker di Marina And The Diamonds. La struttura in cui entrambe le cantanti espongono le loro regole per non soffrire di cuore, porta un sacco di fan ad avvicinare le tracce. Ma non c’è rivalità tra i Diamanti e i Loves – nome che Lipa sceglierà per i suoi fan in un sondaggio su Twitter nel 2016. Solamente rispetto reciproco e desiderio di mashup e incontri. Una delle tante dive alternative pop ce l’ha fatta, in fondo, è passata oltre: c’è solo da festeggiare.
E le hit si susseguono: veloci, sfacciate e indimenticabili. Un altro fantasma ricorrente che emerge è P!nk, la P!nk giovane che mandava a quel paese gli spasimanti e snocciolava dita medie in ogni photoshoot. IDGAF, abbreviazione per I Don’t Give A Fuck, arriva all’inizio del 2018 e, prima di farsi ballare, si fa cantare per ovvie ragioni. Persino i duetti come Electricity e One Kiss, nonostante distanti dal suo classico stile, non privano la Lipa del suo smalto. I Grammy Awards confermano l’importanza musicale della giovane e la consacrano alla storia in maniera definitiva. E se per buona parte del 2019 la cantante era rimasta in disparte dai riflettori, il 2020 si può proclamare l’anno di Dua Lipa. E di uno degli album pop più belli degli ultimi anni.
Il trionfo del vintage
Ormai non si può dire nulla su Future Nostalgia che non sia già stato detto. È l’album pop dell’anno, uno dei lavori più acclamati del recente periodo. È forse proprio ad esso che è dovuto il revival anni ottanta che la musica pop contemporanea stat vivendo. Don’t Start Now rappresenta una sorpresa dopo anni di musica lenta e alternativa. Un inno da locali, sfacciato e impavido, che mette addosso una voglia sfrenata di ballare. Nel 2020, in cui la primavera e l’estate vengono trascorse dall’interno delle case, l’energia retro di cui la Lipa si fa portatrice risulta irresistibile. Diventa la sua più grande hit internazionale, classificandosi seconda nella classifica di Billboard. L’album stesso conquista una buona manciata di primi posti, inclusa la sua nativa Inghilterra, mentre in Italia arriva terzo.
Dua Lipa: Future Nostalgia – Recensione Album
Il prossimo lavoro discografico di Dua Lipa sarà un album di remix, intitolato Club Future Nostalgia: The Remix Album. Un progetto che raccoglierà in sé star vecchie e nuove, inclusi pilastri come Madonna e Missy Elliott. È anche preceduto da un ottimo remix di Levitating ad opera della Dj The Blessed Madonna. Al momento si sa poco, eccetto una tracklist. Forse Dua Lipa non ha nemmeno bisogno di promettere nulla, perché i suoi fan siano contenti e si sentano appagati. L’idea di un album di remix nel 2020 può risultare bizzarra, ma nelle mani giuste può rivelarsi funzionante. Dopotutto fino ad ora non c’è progetto di Dua Lipa che abbia deluso. Nel frattempo riascoltiamo per l’ennesima volta Future Nostalgia e rimaniamo in fervida attesa dell’album di remix.