Shakespeare moriva nel 1616. Quale fu la causa?

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William Shakespeare

William Shakespeare è un poeta e drammaturgo inglese, nasce a Stratford-upon-Avon nel 1564 il 23 aprile. E’ considerato dalla critica come una delle più grandi personalità della letteratura di ogni tempo e di ogni paese. Più recentemente, invece, viene catalogato come uno degli esponenti principali del rinascimento inglese.

Della sua vita si sa poco, si conosce il nome della bella donzella che egli sposò, Anne Hathaway dalla quale ebbe tre figli, di cui i più piccoli gemelli. Ma per Shakespeare c’era un solo grande amore: il teatro.

Ma come si sa poco della sua vita, così anche della sua morte.

Quindi, come è morto Shakespeare?

Leggenda e realtà si fondono delineando una figura mitologica che è arrivata fino ai nostri giorni.
Shakespeare morì a Stratford-upon-Avon il 23 aprile del 1616, all’età di 52 anni esatti, infatti il poetà nacque il 23 aprile del 1564. Ne siamo a conoscenza perché la sua sepoltura è stata documentata nel registro della Holy Trinity Church di Stratford.
Sappiamo anche che all’inizio del 1616 ha volutodi fare testamento.
Tuttavia, l’esatta natura della malattia che causò la morte del poeta drammaturgo inglese rimane ancora oggi sconosciuta, ed è oggetto di studi e svariate supposizioni.

Tomba di Shakespeare (All’interno si trovano anche i resti di sua mogli e di sua figlia)

Le ipotesi della morte più acceditate sono tre.
La prima che molti studiosi hanno ipotizzato, è la morte per sifilide terziaria, malattia infettiva a trasmissione sessuale molto diffusa all’epoca. Ciò sarebbe stato dedotto, analizzando l’ultima firma di Shakespeare, infatti, il drammaturgo probabilmente soffriva di distonia (un’involontaria contrazione dei muscoli, in questo caso del braccio,spesso connessa alla sifilide), questa è una spiegazione plausibile per l’assenza di opere ricollegabili ai suoi ultimi anni di vita.
Altro elemento che fa sospettare di una sua probabile infezione da sifilide, è che nelle sue opere i sintomi della sono descritti con una dovizia di particolari tale da far sospettare che le sue conoscenze in materia derivassero da un’esperienza diretta.

Altri studiosi, hanno invece ipotizzato che il bardo avesse contratto la febbre tifoidea, questo perchè casa sua era ubicata vicino a un piccolo torrente le cui acque erano fprobabilmente infette.

Altri ancora ritengono che la causa della morte sia da ricollegarsi all’epidemia di influenza che ha colpito Stratford a cavallo tra il 1615 e il 1616.

Ma in tutto questo c’era anche un’altra ipotesi, qualcuno sospeta che il poeta fosse un consumatore di droghe. Il vicario di Stratford, secondo quanto riportato, asserì che Shakespeare e il poeta Bon Jonson avrebbero trascorso una serata intera a bere senza controllo, tanto che Shakespeare sarebbe morto a causa di una febbre contratta proprio in quell’occasione.

Nel 2011 una ricerca ha scoperto tracce di cocaina e marijuana nelle pipe trovate vicino alla sua e nel suo giardino. Non che ci sia la certezza che appartenessero proprio a lui, ma comunque provano che nella cittadina era diffuso l’uso di droghe.

Ma questa ipotesi sarebbe da scartare, visto il modo in cui è avvenuta la sua tumulazione. Dopo solo due giorni dalla sua morte e ad una grande profondita è stato posto il feretro, questo farebbe pensare ad una morte causata da una infezione.

L’unico modo sarebbe quello di riesumare quel che resta del corpo ed analizzarlo, ma c’è un qualcosa che trattiene gli studiosi dal farlo, ed è una incisione sulla sua tomba:

« Good friend, for Jesus’ sake forbear,
To dig the dust enclosed here.
Blest be the man that spares these stones,
And cursed be he that moves my bones. »

Tradotto è:

« Caro amico, per l’amor di Gesù astieniti,
dallo smuovere la polvere qui contenuta.
Benedetto colui che custodisce queste pietre,
E maledetto colui che disturba le mie ossa. »

Solo un impavido, e perchè no, un pò incosciente potrebbe decidere di riesumare il corpo del bardo. Certo questo porterebbe alla luce tante informazioni che ci permetterebbe di capire, un pò di più, Shakepseare e la sua vita.

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