Marco Bellocchio, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, sarà presente al Festival di Cannes 2019 con il film “Il traditore” sulla vita del boss pentito Tommaso Buscetta.
Regista di opere senza tempo come I pugni in tasca (1965) e Buongiorno, notte (2003), Marco Bellocchio torna sul grande schermo insieme a Pierfrancesco Favino (che presto vedremo nel film di Gianni Amelio, Hammamet, nei panni di Bettino Craxi). Argomento centrale della nuova pellicola è Tommaso Buscetta, boss pentito di Cosa Nostra che collaborò con la giustizia durante le inchieste coordinate dal magistrato Falcone contro la mafia.
Morto nel 2000, Buscetta è conosciuto anche con il soprannome de il boss dei due mondi. Dopo aver trascorso la sua vita tra le trame mafiose, negli anni ’90 decise di collaborare con la giustizia arrivando ad accusare, tra i molti, anche gli onorevoli Salvo Lima e Giulio Andreotti.
Il film di Bellocchio – uscirà nelle sale il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci – ripercorrerà esattamente questi punti della vita del boss siciliano, incominciando con Buscetta braccato in Brasile dai corleonesi di Totò Riina. Una pellicola dunque, sulla storia del primo grande pentito di mafia che cambiò le sorti dei rapporti tra lo Stato e la criminalità organizzata.
“Tradire non è sempre un’infamia.”
Ma la vera novità che Bellocchio dà del film è un’altra, ed è la prospettiva. Buscetta infatti sarà messo in scena come il traditore.
Bellocchio tra le sue note di regia scrive infatti: «Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore. Ma in verità chi ha veramente tradito i principi sacri di Cosa Nostra non è stato Tommaso Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all’ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù».
La pellicola sarà in concorso al Festival di Cannes 2019 come unica pellicola italiana.
Nel cast, oltre a Favino, saranno presenti Luigi Lo Cascio, Fabrizio Ferracane, Maria Fernanda Cândido e Alessio Praticò, in una sceneggiatura per la maggior parte scritta in siciliano.