La nuova stagione del “grande” Piccolo di Milano

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Presentazione stagione del Piccolo teatro

Ecco il calendario della nuova stagione teatrale del Piccolo teatro di Milano, 2019/20. Piccolo che poi tanto piccolo non è, visto che si compone di tre importanti teatri: lo Streheler, il teatro studio Melato e Il Grassi. Parliamo di tre “istituzioni” del teatro,  che promuovono da decenni la cultura teatrale italiana e mondiale. Il Piccolo però, si definisce, umilmente: “teatro di Milano e teatro d’Europa“.

Il grande Piccolo è uno dei simboli della città meneghina. Ospita produzioni importanti e produzioni sperimentali. Gestisce una scuola di teatro in cui si sono formati stelle dello spettacolo.

La conferenza stampa,(aperta al pubblico), per presentare la prossima stagione è di qualche giorno fa. Gli spettacoli inizieranno a inizio autunno, per concludersi a luglio del prossimo anno.

Conferenza stampa di presentazione stagione 2019/2020 del Piccolo teatro di MIlano. Foto © Masiar Pasquali

La stagione

Le rappresentazioni in calendario sono tantissime, difficile contarle. Molte le pièce prodotte direttamente dal teatro, di cui diverse in prima nazionale.  Nel contempo i tre teatri apriranno le sale anche a spettacoli  ospiti, di compagnie teatrali italiane e a molti spettacoli internazionali.  Come spiega il teatro: La nuova stagione prende forma sotto il segno della responsabilità, dell’internazionalità e dell’eccellenza artistica. Lo fa anche attraverso un dialogo costante e appassionato con il pubblico, formato per la metà da giovani di 26 anni, che risponde sempre con convinzione ed entusiasmo anche alle proposte meno scontate, come le lunghissime tessiture, i testi difficili, l’esperienza del teatro in lingua originale: la conferma più attendibile di un percorso che il Piccolo condivide sempre con le Istituzioni culturali della città”.

L’obiettivo del Piccolo è quindi ambizioso e di ampio respiro e soprattutto vuole coinvolgere un pubblico che spesso non mostra particolare interesse verso “l’arte nata con l’uomo”. Arte che è splendido specchio antropologico della cultura di un popolo

L’anno prossimo, il 21 febbraio, cadono poi i primi cinque anni dalla morte dell’amatissimo Luca Ronconi, simbolo indiscusso del Piccolo. La Scuola del Piccolo, che Ronconi ha diretto instancabilmente, dedicherà quel giorno a commemorare la sua opera e a ricordare la sua idea di teatro. Seguiranno, sempre sul maestro, altre iniziative anche nelle TV nazionali, in particolare su Rai5. 

Luca Ronconi

http://www.lucaronconi.it/pagina/biografia-di-luca-ronconi

Il calendario

Non potendo elencare tutti gli spettacoli, ricordiamo gli eventi più importanti e particolari. Torna Declan Donnelan,  con la “Tragedia del Vendicatore”. Donnellan è da questa nuova stagione “Regista Residente del Piccolo”. Ci sarà poi Thonas Ostermeier con  Ritorno a Reims,  sempre di produzione del Piccolo, interpretato da Sonia Bergamasco, in scena al Teatro Studio Melato da inizio settembre.  

I grandi nomi prodotti dal teatro dal respiro europeo saranno poi: Emma Dante con Misericordia, Antonio Latella con Hamlet (il classico dei classici del Bardo). Sarà poi la volta di Roberto Latini con Mangiafoco, Stefano Massini  con le sue Storie, accompagnato dalle improvvisazioni Jazz di Paolo Jannacci e di Daniele Moretto. Presente anche Toni Servillo, che interpreterà allo Strehler, Eternapoli, un omaggio alla sua città natale e spesso sua fonte di ispirazione. Non mancherà il teatro di denuncia sociale con Lella Costa con La Parola Giusta, per la regia di Gabriele Vacis, in scena  al  Grassi.  Lo spettacolo affronta il periodo delle stragi degli anni di piombo ed è co-prodotto da Il Centro teatrale bresciano.

Numerose saranno le ospitalità italiane. Solo per citare alcuni dei nomi più conosciuti al grande pubblico, ricordiamo: Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Isa Danieli, Gabriele Lavia. E ancora: Paolo Rossi, Michele Serra, Geppy Gleijeses, Ascanio Celestini, Michela Cescon, Michele Riondino, Renato Sarti e altri ancora.

Sempre in calendario i tradizionali appuntamenti con la Compagnia Carlo Colla & Figli, l’Accademia Teatro alla Scala, Enrico Intra e Civica Jazz Band, e gli spettacoli per ragazzi.

Compagnia Carlo Colla & Figli

Il teatro internazionale

Il teatro da anni propone poi spettacoli internazionali, in lingua originale. La prossima stagione ospiterà sedici titoli internazionali, quali, citandone alcuni: Raoul,  Romancero Gitano, I am a woman. Do you hear me?.  Presente pure la mitica Ute Lemper,  e in calendario un grande classico come il Giardino dei Ciliegi di Checov, in olandese. Seguirà il consueto appuntamento con Slava, nel periodo natalizio; e altri ancora, sottotitolati in italiano.

Alcune produzioni teatrali del nostro fiore all’occhiello, della cultura italiana, saranno in tournée in Russia, Francia, Gran Bretagna, Spagna.  Il grande Piccolo ha soprattutto l’onore di rappresentarci  a Expo Dubay 2020 con il sempre verde Arlecchino, curato dall’ ex storico Arlecchino, Ferruccio Soleri, e ora interpretato da Enrico Bonavera. Presente a Expo anche Matteo Ricci, che valorizzerà  soprattutto il legame con la Cina.

L’addio alle scene di Ferruccio Soleri

Nel luglio 2020 l’international  Theatre Institute, che raccoglie le migliori scuole di altissima formazione per le Performing Arts, con il patrocinio dell’UNESCO, realizzerà poi negli spazi del Piccolo, l’edizione biennale dell’International Student Theatre Festival.  Il teatro sarà la sede di dieci spettacoli provenienti da Europa, Asia, Africa, Nordamerica, America Latina, Australia/ Oceania. L’evento coincide con la conclusione del triennio della Scuola del Piccolo Teatro, che darà un contributo diretto al Festival.

Riflessione di Sergio Escobar

Afferma Sergio Escobar, da anni direttore artistico del teatro, riflettendo sull’illustrazione della copertina del libretto della nuova stagione, creata dall’artista Tullio Pericoli e spiegando il senso del lavoro del Piccolo:

Conferenza stampa di presentazione stagione 2019/2020 del Piccolo teatro di MIlano. Foto © Masiar Pasquali

“L’amico Tullio Pericoli ha dedicato alla stagione del Piccolo un suo disegno che ha la forza evocativa di un atto poetico, segni, “parole” sul senso-sogno del teatro. Un palcoscenico, un bosco, sipario che si apre su un cammino verso ciò che ancora non si sa. Un racconto di cui non si conosce l’arrivo, un sentiero da vivere per scoprire, non per temere. Il senso del teatro, del Piccolo, del suo passato, del suo presente è condividere con voi, nostro pubblico, questo cammino continuo. La “parola” vive sul palcoscenico, nel corpo degli attori, risuona nel profondo di ciascuno di noi, crea un’identità aperta, condivisa.

Continua Escobar: Passione per il presente capace, vivendo la memoria non come chiusura nostalgica, di dare senso al futuro. Ecco il filo che lega le nostre scelte artistiche, la centralità del pubblico. Presente: non solo “tempo”, ma anche “spazio”, luoghi delle differenze a confronto, per costruire una cultura, non arroccata nelle paure delle “diversità” che alimentano cronaca e chiusure quotidiane. Racconti, parole di teatro che arrivano da tante lingue del mondo, che vivono, in palcoscenico, per e con la “platea”. L’Autonomia e la funzione di Teatro d’Europa sono per noi responsabilità, non nominalismi”.

https://www.piccoloteatro.org/it/seasons/2019-2020

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