“Marecittà”, singolo estratto dall’album omonimo di Baltimora, è una metafora di vita nuova che ha come sfondo i luoghi di Ancona più cari all’artista.
Baltimora: dove vedere il video di “Marecittà”?
È online da oggi, martedì 15 marzo, il videoclip del singolo “Marecittà” (Columbia Records Italy/Sony Music Italy). Il singolo è estratto dall’omonimo EP d’esordio di Baltimora, che è disponibile in streaming e digital download al link https://baltimora.lnk.to/Marecitta. Il brano è quello che incarna maggiormente il mood del primo atteso lavoro discografico dell’artista. L’album contiene 7 tracce prodotte da Baltimora. Tutte le canzoni sono nate ad Ancona, durante gli anni della sua adolescenza, ma “Marecittà” è quella che il cantante ha deciso di dedicare alla sua città. Il videoclip (visibile al link https://youtu.be/yLIEH2rvp_A) ne è la dimostrazione visiva.
Baltimora: il videoclip di “Marecittà”
Dirette da Alessio Hong e Michele Formica, le immagini del video ritraggono Baltimora nei luoghi di Ancona a lui più cari. Il cantante scruta il mare da uno scoglio dell’incredibile spiaggia della Grotta Azzurra, si aggira in piena notte tra i container del porto e attraversa il Mercato del Pesce. Le inquadrature sono lente, studiate e nessun dettaglio viene lasciato al caso. “Con questo videoclip”, racconta l’artista, “si completa la storia che abbiamo voluto raccontare attraverso i visual dell’intero progetto. Nell’arco di una giornata, una creatura umana non meglio definita vive una piccola avventura: nasce dall’acqua, esplora la città e incontra persone. È una metafora di me che affronto una nuova vita, partendo dalla scelta del nome che per me è stato un nuovo battesimo”.
“Marecittà parla di me”
Con l’EP “Marecittà” Baltimora dà forma al suo mondo interiore e ai brani scritti in questi anni di formazione. “‘Marecittà’ parla di me”, commenta l’artista. “C’è una linea di malinconia che attraversa tutte le canzoni e c’è tutta l’innocenza di una produzione che non ha pensieri, non ha regole, sincera. Ho volutamente raccolto questi pezzi diversi di un puzzle del mio passato. Dopo aver completamente rivisto tutta la produzione, con anche l’aiuto di Simone Privitera, hanno ora uno stesso filo conduttore che li lega, un senso comune”.