Baby I’m Jealous, nuovo singolo di Bebe Rexha e Doja Cat

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Copertina di Baby, I'm Jealous di Bebe Rexha

La rapper del momento e una delle nuove promesse si incontrano in Baby, I’m Jealous. Ecco il preludio alla nuova era di Bebe Rexha, in collaborazione con Doja Cat. Mancava qualcosa, quell’elemento portante per renderla iconica.

Bebe Rexha alla vittoria

Eppure Bebe Rexha non si arrende e continua a provare, con nuove canzoni e nuove collaborazioni. La sua energia in Hey Mama di David Guetta e Me, Myself & I di G-Eazy l’ha fatta apprezzare, la sua eleganza e presenza nelle sue tracce, da I’m A Mess a Call You Mine con Marshmello, l’ha consacrata. Eppure manca qualcosa, manca un tocco, manca una traccia di “qualcosa di speciale”. Bebe Rexha forse ha capito, e ha deciso di puntare a una collaborazione all’ultimo grido per rilanciare la prossima era. 

In questo caso, Bebe Rexha ha scelto Doja Cat, che in un periodo di rilancio delle donne rapper è riuscita a farsi notare con l’irresistibile traccia retro Say So. Nonostante la produzione del deprecato Dr. Luke, una figura discussa e odiata nella scena musicale, la traccia piace e arriva seconda nella Billboard Hot 100. Ottiene poi il primo posto con un duetto con Nicki Minaj, confermando che Doja Cat ha un posto ben stabilito nei piani alti del mainstream. Le due artiste si incontrano a metà strada in Baby, I’m Jealous, una canzone con grandi ambizioni e un ancor più grande potenziale.

Baby, I’m Jealous, una traccia più matura

Per un secondo album bisogna sapersi rinnovare – portare qualcosa che i fan conoscano e amino e riportarlo sul palcoscenico in una forma nuova e interessante. Baby, I’m Jealous vi riesce impeccabilmente, combinando due stili già vicini in una canzone pop molto più ambiziosa dello standard cui la Rexha ci ha abituati. I suoi famosi e criticati urli di autotune sono molto più limitati, il tempo e il ritmo della canzone sono più stretti, più controllati e più precisi. Un altro segno di avanzamento qualitativo che si può sentire in Baby I’m Jealous è anche molto più organica di un sacco di vecchie tracce della Rexha, con meno autotune e meno trap. Anzi, si sente una strumentazione acustica che ricorda il pop retro e la rende molto più interessante di quanto da lei siamo abituati. 

Baby, I’m Jealous parla – naturalmente – di gelosia, ma in una maniera più introspettiva di quanto ci si aspetterebbe. Bebe Rexha soprattutto rivolge le proprie critiche a sé stessa, e al modo con cui la sua autostima è colpita negativamente dalla propria gelosia. “I love me until I don’t”, dice, mi amo finché non lo faccio più. Una situazione delicata, ma mostrata con un certo sarcasmo pop cui Bebe Rexha dovrebbe dedicarsi maggiormente. La sua voce acuta e forte si combina magnificamente con quella sottile e sensuale di Doja Cat. Anzi, anche le loro performance si incontrano e metà strada, con una Doja più energica e una Bebe più morbida, che rendono Baby, I’m Jealous un momento alto per ambedue. Si comincia ad avere un senso di maturità in lei, una presenza sempre molto gradita e a volte rara nel pop di oggi. 

La prossima era di Bebe Rexha non è definita, ma la cantante vi sta già lavorando. Il suo ultimo album, Expectations, è stato rilasciato nel 2018

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